Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2023
Durata:43 min.
Etichetta:No Remorse Records

Tracklist

  1. PROTEAN SHIELD
  2. 47 RONIN
  3. STORMBRINGER
  4. LAMENT
  5. MARINER'S DREAM
  6. THE PENDULUM
  7. SIN AND DREAM
  8. STEEL OF AGES
  9. DANCERS AT THE END OF TIME

Line up

  • Petros Vasiliadis: bass
  • Odysseas Pasipoularidis: drums
  • Yannis Tsiligkakis: guitars
  • Yannis Aktypis: guitars
  • Harris Stampoulidis: vocals

Voto medio utenti

Provenienti dalla Grecia, i Protean Shield vanno ad aggiungersi alla lista già corposa di band di stampo NWOTHM/Epic Metal che in questi ultimi anni si sta facendo sempre più vasta, basti pensare agli Atlantean Kodex, i Visigoth, i Gatekeeper o gli Eternal Champion.Tutte band con uno stile diverso fra loro, ma accomunate da un punto focale, la passione e la voglia di trasmettere in musica l'energia, l'epicità e l'eroismo del loro songwriting. I Protean Shield, attivi già dal 2019, ma senza pubblicazioni precedenti, cercando quindi di aggiungersi a questo calderone con il loro debut album omonimo, autoprodotto. E c'è da dire che esteticamente è tutto azzeccato, la copertina certo non originalissima ma comunque d'effetto, un rapido sguado alla tracklist, e le prime impressioni sembrano far pregustare un ottimo ascolto.

La verità però è che, pur senza raggiungere picchi di delusione o quant'altro, 'Protean Shield' non va oltre una risicata sufficienza. I motivi dietro questa scelta sono abbastanza, in primis un sound troppo asettico, inespressivo, che trova sì in alcune canzoni un ottimo starting point come in 'Steel of Ages', melodica ma allo stesso tempo battagliera, o 'The Pendulum' dove tutto si gioca sulla voce possente e vigorosa di Harris Stampoulidis, ma la sensazione generale è che manchi qualcosa, quel quid in più che potrebbe far rientrare questo album in uno dei migliori nel suo campo del 2023. Il che dispiace, perchè le due canzoni dal minutaggio più elevato, 'Mariner's Dream' e 'Dancers at the End of Time' sono costruite in maniera ineccepibile, con un buon pathos e degli ottimi riff, sopratutto nella prima, ma è come se la band avesse timore a spingere sull'acceleratore, svolgendo una sorta di compitino.

Preferisco considerare il voto a questo album non come un 'il risultato è questo, e la situazione difficilmente potrà cambiare', ma, quasi come si fa a scuola, un incoraggiamento perchè si sente che i Protean Shield hanno le capacità per poter smussare questi difetti e preentarsi con un successore che possa suonare come più personale e distintivo.

Recensione a cura di Francesco Metelli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.