Copertina 7

Info

Anno di uscita:2023
Durata:53 min.
Etichetta:Thunderstruck
Distribuzione:Sound Pollution

Tracklist

  1. GIVE IT
  2. PEACE OF MIND (TO HAVE A GOOD TIME)
  3. A COOL DAMN CAR
  4. HEART AND SOUL
  5. TALKIN’ BOUT JESUS
  6. CHANGING
  7. COOL TO BE OLD SCHOOL
  8. BE WITH YOU FOREVER
  9. WHERE HAVE YOU BEEN
  10. AIN’T GOT NOTHING TO LOSE
  11. SO RIGHT
  12. ANYMORE

Line up

  • Torben Schmidt: vocals, bass, keyboards
  • Jan Petersen: guitars
  • Dennis Pedersen: drums
  • Lars Daugaard: drums
  • Mattias IA Eklundh: drums

Voto medio utenti

Considero i primi tre albums degli Skagarack dei gioiellini di pomp-AOR vivace e grintoso, sulla scia dei Rainbow “americani” e non esenti da similitudini (soprattutto in “A slice oh heaven”) con quanto proposto dai connazionali Pretty Maids.
Sebbene ritenga un po’ meno efficace il quarto “Big time”, non potevo quindi che recepire questo nuovo “Heart and soul” con notevole curiosità e interesse, consapevole che sarebbe stato alquanto improbabile, per molte ragioni, riprovare a distanza di una quarantina d’anni (sob!) le medesime sensazioni di un tempo.
Previsione facilmente azzeccata, anche perché gli scandinavi, oggi rappresentati essenzialmente dai membri fondatori Torben Schmidt e Jan Petersen decidono di spostare un po' il focus stilistico della loro musica, orientandola maggiormente verso una forma di vellutato hard-blues, un po’ alla maniera di certi Foreigner, dei The Law o dei Bad Company della fine degli eighties.
Il risultato è parecchio gradevole, pilotato dall’ugola pastosa di Schmidt, ancora assai fascinosa (con il sostegno del “rinnovato” contesto sonoro) ed espressiva, mentre a Petersen tocca dimostrare che gli insegnamenti di Ritchie Blackmore vanno d’accordo con quelli elargiti da Mick Ralphs.
Il disco è dunque un concentrato di melodic-rock di stampo bluesistico ammiccante e felpato, all’interno del quale non è agevole individuare veri “punti deboli” e in cui la classe equamente dispensata rende l’eventuale menzione d’onore un fatto puramente soggettivo.
Personalmente ritengo “Give it” (non lontana da certe cose di Bryan Adams), la title-track dell’opera, la Purple-ianaCool to be old school”, la notturna “Be with you forever” e ancora la pulsante e soulfulAin’t got nothing to lose” e lo charme avvolgente di “So right” i momenti più significativi di una raccolta, lo ribadisco, priva di autentiche controindicazioni d’ascolto.
In conclusione, parafrasando il loro nome (lo Skagarack dovrebbe essere la dimora di una Valchiria che assicura ai guerrieri caduti in battaglia uno “spicchio di paradiso”, da cui il già citato “A slice of heaven” …) diciamo che anche se probabilmente “Heart and soul” non garantirà ai suoi autori l’ingresso nell’empireo del rock melodico, riserva loro una più che dignitosa collocazione nelle “zone periferiche” dell’ambita destinazione.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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