Facciamo un gioco...vediamo chi indovina quanti rimandi ai
Judas Priest ci sono nel nuovo album di
KK Downing..
"
Sons Of The Sentinel" = "The Sentinel"
"One More Shot At Glory"- = "One Shot At Glory"
"The Sinner Rides Again" = "Sinner"
Per non parlare dei testi che pescano nei clichè più abusati.
E la musica?
Beh, cominciamo col dire che
Downing è stato (ed è tutt'ora) uno dei più grandi chitarristi metal, i suoi riff e i suoi solos (in accoppiata con Tipton ) hanno fatto scuola, pertanto se amate il muro di suono tipicamente classic metal "alla Priest", avrete pane per i vostri denti.
Il punto è un altro e cioè che il secondo lavoro dei
KK's Priest sa davvero troppo di "già sentito", i riff - seppure rocciosi e in your face - capiamo subito dove andranno a finire, di novità o sorprese nemmeno l'ombra.
Peraltro è pur vero che chi acquisterà questo lavoro non lo farà certo per sentire novità quanto piuttosto per essere confermato nei suoi gusti musicali e se amate i Priest, apprezzerete anche questo "
The Sinner Rides Again" con la rimarchevole differenza che : "
i Priest lo hanno già fatto prima - e meglio -", però.
ll secondo lavoro di Downing si muove su binari sicuri e scontati, c'è tanto mestiere, tanta abilità esecutiva ( i suoi solos fanno ancora la loro bella figura ), Ripper Owens ce la mette tutta ad emulare il Maestro (Rob Halford) e la produzione è pulita e potente.
Ma mancano le canzoni, i riff memorabili e qualche sbadiglio è inevitabile lungo i 41 minuti di durata del disco.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?