Copertina 8

Info

Anno di uscita:2023
Durata:50 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. HEROS AND ZEROS
  2. KILLERS
  3. BATTLELINES
  4. LOVE TO HATE YOU
  5. DON'T LET THEM SEE YOU BLEED
  6. EMBRACE THE GREY
  7. 33'S AND 45'S
  8. INTO THE FIRE
  9. RUN WITH ME
  10. NOT ENOUGH
  11. GOD SAVE THE KING
  12. GOTTA BE YOU

Line up

  • Nick Workman: vocals
  • Mart Trail: bass
  • Marcus Thurston: guitar
  • Billy Taylor: guitars
  • Pete Newdeck: drums

Voto medio utenti

Fermi tutti! Allarme rosso!
Dei Vega non fanno più parte i fratelli Martin e la notizia, visto anche il loro contributo a livello compositivo, è di quelle da “far tremar le vene e i polsi” a tutti gli estimatori della band britannica.
Tranquilli, cari buongustai della Gloria, bando ai crucci, perché “Battlelines” è ancora una volta un disco di egregia fattura, che nonostante l’importante defezione prosegue nel brillante percorso artistico del gruppo, in particolare quello più recente.
Evidentemente Nick Workman e il suo attuale partner in writing Pete Newdeck ((Midnite City, Nitrate, In Faith, Khymera, …) hanno saputo conservare l’alchimia di una delle poche formazioni odierne in grado di “attualizzare” il rock melodico, mantenendo al contempo intatto il cordone ombelicale che li lega alla nobile “tradizione” del genere.
Dodici brani (tredici nella versione in doppio vinile), rarissime flessioni emotive (dovute essenzialmente a qualche sporadica ripetitività, direi …) e la conferma complessiva che i Vega sono autentici maestri nel costruire e interpretare con spiccata forza espressiva melodie avvincenti e coinvolgenti evitando di incorrere in eccessi “vintage”, magari anche gradevoli e “accoglienti”, ma spesso pure un po’ limitanti nell’ottica della personalità di un gruppo musicale.
E invece questi signori di carisma ne hanno parecchio e sfornano l’ennesima collezione di canzoni adatte a tutte le generazioni di fruitori di musica rock esibendo una convincente mistura di maturità e freschezza, evidente fin dai primi vagiti sonici di “Battlelines”, rappresentati da una “Heros and zeros” che con il suo suggestivo andamento armonico lusinga i sensi in maniera istantanea e duratura.
Il serrato fraseggio chitarristico e il ritornello Bon Jovi-esco consentono a “Killers” di proseguire nell’operazione soggiogamento sensoriale, mentre la title-track dell’opera (qualcosa tra Stan Bush e gli U2) addolcisce i toni mettendo nel mirino la radiofonia contemporanea, e “Love to hate you” e “Into the fire” accentuano la componente enfatica e melodrammatica senza scalfire la qualità melodica.
I techno-rockDon't let them see you bleed” e “Run with me” e le pulsazioni magnetiche di “Embrace the grey” rafforzano ulteriormente l’idea che i Vega, ipotizzando un mercato musicale vigile e regolato dalle leggi della meritocrazia, hanno i mezzi per superare agevolmente i recinti “specialistici”.
Il pizzico di manierismo che caratterizza “33'S and 45'S” non intacca in profondità l’effetto gradevolezza complessiva assicurato dal brano, e ciononostante piace maggiormente il clima ad ampio respiro di “Not enough” e anche la frizzante “God save the king”, con i suoi coretti power-pop, finisce per rimanere impressa nella memoria in maniera più persistente.
Finale riservato a “Gotta be you”, un altro bel momento di crepitante hard melodico, a completamento dell’ennesima manifestazione di valore dei Vega, impavidi sostenitori del concetto che la “modernità” nel rock melodico non è necessariamente uno snaturante nemico e può diventare un prezioso alleato per la “conservazione della specie”.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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