Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2023
Durata:44 min.
Etichetta:Rockshots Records

Tracklist

  1. SACRED SLEEP
  2. MAN MADE GOD
  3. ONCE I HAD A HEART
  4. OATHKEEPER
  5. FACE THE LIGHT
  6. READ MY MIND
  7. COLDER
  8. THE FINAL ACT
  9. FIRE FROM YOUR WORLD

Line up

  • Jukka "Zoukki" Matilainen: bass
  • Niko Takala: drums
  • Henri Arola: guitars
  • Pirkka "Pirkkis" Ohlis: guitars, keyboards
  • Matti Pasanen: guitars
  • Mikael Salo: vocals

Voto medio utenti

Terza fatica per i finlandesi Dyecrest, band attiva sotto questo monicker dal 2003, ma nella realtà presenti sulla scena già dal 1993 sotto il nome di Fairytale. Va detto che questo sestetto non è mai stato capace, almeno finora, di regalare al proprio pubblico album meritevoli di essere ricordati, o dove comunque spiccassero idee o passaggi particolarmente ispirati. I primi due dischi nello specifico, sopratutto il secondo 'This Is My World', presentano venature heavy/power metal con dei passaggi progressive qua e là, ma che non fanno mai pensare 'ora mi rimetto su l'ultimo dei Dyecrest'. Dopo una bella pausa durata dodici anni, dal 2005 al 2018, anno di pubblicazione di 'Are You Not Entertained?', ennesimo disco sulla scia della sufficienza, spunta in questo 2023 un ulteriore tassello alla carriera dei finlandesi, per l'appunto 'Once I Had A Heart', che ha dalla sua già due punti a favore. Il primo è rappresentato dalla durata che non va a sfiorare i 60 minuti, e (finalmente) da una ritrovata ispirazione nel songwriting fin dal primo ascolto.

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La lineup rispetto al precedente album è rimasta identifca, e forse questo è riuscito ad avere un impatto sul processo di scrittura, che ascoltando le varie 'Sacred Sleep', che tra riff più moderni e parti vocali che spesso vengono arrichite da cori viaggia piuttosto bene, 'Read My Mind' o 'Man Made God' dove è la batteria il vero protagonista, risulta davvero centrato in questa occasione. Non stiamo parlando comunque di parecchia inventività, dato che in ogni caso i Dyecrest a volta si auto-citano troppo spesso, come in 'Oathkeeper' che scopiazza un po' troppo diverse parti del disco. Questo comunque non va ad intaccare la qualità di un album che i fan della band da troppo, e sottolineo troppo tempo richiedevano a gran voce. Un gran lavoro infine è stato fatto da Mikael Salo, molto espressivo rispetto al passato e che, personalmente, a volte mi ha ricordato un po' Tony Kakko dei Sonata Arctica.

Senza eccellere, i Dyecrest son riusciti finalmente ad uscire da quell'oblio che li attanagliava da parecchio tempo, perchè 'Once I Had A Heart' stavolta potrebbe rimanere più di una volta nella vostra lista di ascolti. C'è voluto del tempo, ma era ora.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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