Chi ama la musica dei
Pineapple Thief non potrà non conoscere
Bruce Soord, da sempre anima della band prog rock. La delicatezza e la soffice malinconia insita nella voce di Bruce fanno parte del suo DNA da artista, tanto che, quando si ritrova a scrivere per il suo album solista, come in questo caso, tutto questo viene fuori in maniera inarrestabile. E quindi, ecco a voi "
Luminescence", terzo capitolo di Bruce da solista, scritto tra il '21 e il '22 in giro per il mondo mentre era in tour. Il motivo di fondo, peraltro, risiede proprio nel senso di smarrimento, nel non sentirsi mai a casa, nel sentirsi sradicato e disorientato da un mondo bello quando sconosciuto, che può far paura o lasciarti senza punti di riferimento. Su questa tematica, Bruce cesella 12 brani delicati, in cui la chitarra acustica è il centro di gravità permanente, ed attorno alla quale viene costruito un micromondo delicato e fragile, da cantare quasi sottovoce, per un'esperienza ASMR ma che ha davvero della gran qualità. Quando la penna che scrive si sposa ad una voce così delicata e caratteristica, è davvero difficile fallire.
Tiriamo le somme: "
Luminescence" è ovviamente consigliato a chi ama queste atmosfere eteree e sognanti, dove il rock è solo un pallido metro di confronto, e dove il pulsare più grande lo fanno i sentimenti e la musica come carezza per lo spirito.
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