Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2023
Durata:46 min.
Etichetta:Pure Steel Records

Tracklist

  1. WARRIOR
  2. DARK SIDE
  3. ENLIGHT
  4. GREEN FLY
  5. DECLARATION OF HATE
  6. NIGHT SONG
  7. INSOMNIA
  8. WE'LL SEE THE LIGHT
  9. SACRIFICE
  10. LIES

Line up

  • Andy Barrington: bass
  • Ross Lukather: drums
  • Al Priest: guitars
  • Luca Ballabio:guitars
  • Alessio Spini: vocals

Voto medio utenti

Una proposta assai interessante quella offerta dai nostrani Screamin' Demons, band nata due anni e presentatasi in questo 2023 con il proprio debut album 'The New Era', che racchiude nei suoi 45 minuti abbondanti un heavy metal molto diretto, insieme a un po' di groove che non va mai a riempire troppo i brani, che difficilmente perdono di personalità. Chi è stato attento nel leggere i nomi nella lineup di questa band avrà già notato come vi siano Al Priest, Andy Barrington e Ross Lukather, ex membri dei Death SS, dove il primo ha contribuito a suonare su 'Heavy Demons' e 'Do What Thout Wilt', mentre i secondi solo sul primo. Ed effettivamente su questo nuovo progetto si respira un po' quell'aria un po' horror, da brivido che caratterizzava il gruppo di Steve Sylvester all'epoca della release di quegli album.

Certo, 'The New Era' non riesce ad avvicinarsi alla qualità di quei due dischi, ma comunque riesce a difendersi assai bene riuscendo a passare da pezzi dal riffing più moderno come 'Night Song', dove spicca la voce di Alessio Spini, energica, carismatica, assai adatta per un heavy metal molto roccioso (e forse non è neanche un caso che Spini sia stato attivo in cover band di Judas Priest), ad altri dal mood più da headbanging furioso alla 'Green Fly' o 'We'll See The Light'. Stranamente, l'ascolto di questo album mi ha portato alla mente quel 'Blood And Belief' di Blaze Bayley, uscito nel 2004, forse per quella rabbia, non solo estetica, che si sente nelle canzoni in generale, prendo 'Dark Side' come primo esempio, per quella voglia di andare dritti al punto senza tante esitazioni o lungaggini, e devo dire che è una cosa che ho particolarmente apprezzato. Si prosegue senza remore tra la buona 'Declaration of Hate', mentre con 'Sacrifice' il gruppo rischia di perdersi un attimo tra soluzioni già sentite, mentre 'Lies' riporta tutto sui binari giusti, andando a chiudere a conti fatti quello che può esser definito come un buon starting point.

I difetti qua e là ci sono, ma gli Screamin' Demons si son dimostrati capaci di far vedere che il talento c'è, e lavorando un po' penso che potremmo aspettarci un prodotto ancora migliore nel futuro. Dita incrociate.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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