La pigrizia non e' qualcosa che mi appartiene normalmente, ma la mancanza di tempo si… amara riflessione/constatazione che mi ricorda perche' non ho, colpevolmente, recensito il precedente ,secondo ottimo album di
Svartknost… Perche' vi dico cio' ? Perche' dopo aver ascoltato questo nuovo
‘May The Night Fall’, il precedente
‘Black Waves’ prende ancora piu valore e logica all interno della discografia di
Svartknost… infatti se il debut album
‘Devil’s Blood’ era leggermente sbilanciato verso il black melodico, il secondo era il perfetto compendio tra death e black e fungeva da trade union con il nuovo e qui presente
‘May The Night Fall’ che si sposta su territory ancora piu’ death e ancora piu’ debitori agli
Entombed, basti ascoltare
‘Straight To The Grave’ o meglio ancora
‘Endless Dark’ per rendersene conto . L’omaggio alla scena death lo troviamo anche in
‘Crooked Horns’ che fa affiorare gli
Unanimated che furono …mentre le vocals restano sempre in perfetto equilibrio e valide per entrambe i generi … capiamoci bene, tutto il progetto
Svartknost e’ basato su un revival del sound svedese estremo, inteso in senso lato, ma cio’ non vuol assolutamente dire che il buon
Richard Tornqvist si limiti solo a scopiacchiare a destra e a sinistra, anzi, come gia’ ribadito in precedenza, il main man assorbe e respira l’estremo svedese in tutte le sue forme, riproponendolo secondo il suo spirito … ed e’ cosa buona e giusta …
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