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Laws Of Enthropy" è il secondo disco, nonché il secondo concept album, dei
Redshift, trio inglese di Bath, che cita tutti i grandi numi tutelari del prog metal come ispiratori per la propria musica, e bisogna ammettere che si sente eccome. La proposta della band, infatti, ruota intorno al concetto di spiazzare l'ascoltatore; molto spesso questo scopo viene raggiunto usando i tempi dispari come mero gioco d'artificio per sorprendere, ma ci sono molti altri artifici che questo trio usa con perizia: voci talvolta melodiche talaltra fin troppo aggressive, riffing mai costanti e sempre alla ricerca della variazione sul sedicesimo, e ovviamente i testi. "Laws Of Enthropy" di base racconta della fatica di vivere, nelle sue varie fasi, ed i 21 minuti conclusivi di "
Blueshift" tendono proprio a riassumere il tutto in un gran bel crescendo. Certo, inutile far finta che tutto fili liscio dall'inizio alla fine; certe soluzioni suonano forzate e strasentite (soprattutto alle orecchie degli amanti del genere), un certo sfoggio di perizia tecnica (innegabile) sembra a volte un po' troppo fine a se stesso, ed il disco risulta alla fine un pò appesantito e poco agile da fruire. Al netto di questo, il nuovo album dei proggers di Bath non è affatto un brutto lavoro, tutt'altro.
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