All’inizio di quest’anno l’instancabile
Steven Wilson si è reso protagonista di un’iniziativa encomiabile, ovvero una compilation di 4 CD inequivocabilmente intitolata
“Progressive Sounds In UK Alternative Music 1979-89”, con 58 brani selezionati dall’artista dedicati agli “scettici degli anni Ottanta”, presunti orfani dell’arte ambiziosa e progressiva del decennio precedente.
Parto da qui perché
“The Harmony Codex” sembra legato a doppio filo a quell’universo sonoro contaminato e sconfinato, audacemente elettronico (
“Inclination”, “Economies Of Scale”), ma anche spaziale, lisergico e ipnotico (è il caso della titletrack).
“What Life Brings” è una più canonica ballad wilsoniana, mentre le sinistre
“Rock Bottom” e
“Beautiful Scarecrow” rievocano le atmosfere del sottovalutato
“To The Bone”.
La splendida
“Impossible Tightrope” spicca come l’episodio più progressivo del lotto, mentre
“Time Is Running Out” è una canzone semplice incastonata in un arrangiamento degno del miglior Peter Gabriel.
“Actual Brutal Facts” strizza l’occhio al trip-hop, ma è la conclusiva
“Staircase” a gettare le basi per il rock del futuro, suonato, sfaccettato e iperprodotto.
Una sorpresa inattesa dopo il meno convincente - e un pochino sfortunato -
“The Future Bites”.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?