Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2023
Durata:37 min.
Etichetta:Purity Through Fire

Tracklist

  1. NKOTIMSEFUOPUA
  2. EBENEZER
  3. ADINKRA
  4. EEN ZUCHT VAN VERDRIET
  5. GAUSS
  6. NOIRTHOREN
  7. THORNSPAWN CHALICE

Line up

  • S. Korpituli : guitars, bass, vocals (Finnish, backing)
  • F. Nightside : keyboards, vocals (clean)
  • Lafawijn : vocals
  • Anzillu : drums

Voto medio utenti

Tra le tante bands che affollano il panorama estremo ho avuto, sin dagli inizi della loro carriera, un debole per Iku-Turso, forse perchè il debut album era una vera ‘cascata di nostalgia’, forse perchè li ho trovati sempre molto validi, fatto sta che anche questa volta, ed è ben la quarta, mi trovo a commentare una loro nuova fatica ... partiamo subito con il dire che nonostante i suoi (ben) 37 minuti di durata, il gruppo considera ‘Ikuinen Kirous’ come un Ep ... strana decisione, ma come sempre anche in questo caso è la qualità che va premiata ... diciamo subito che 'Ikuinen Kirous’ è un lavoro di transizione e cionostante è molto , molto interessante ... dove sta la transizione ? Adesso ci arriviamo, innazitutto partiamo dalle certezze, che come al solito le troviamo nel riffing estremo e tagliente che in ‘Ebenezer’ e ‘Een Zucht Van Verdriet’ (il pezzo più tradizionale e old Satyricon oriented) tesse trame paurose e glaciali, ma, e qui sta la novità, in un po’ tutto l’album ho sentito un certo sentore a la ‘Rebel Extravagaza’ piazzato qua e la,come nel riff trash oriented dell’opener ‘Nkotimsefuopua’ piuttosto che in ‘Noirhthoren’. Accanto a questa sensazion emerge anche una voglia di maggiore sinfonicità, intesa a la Iku-Turso ovviamente, ed ecco allora che alcuni arrangiamenti si fanno più melodici , epici e 'grandiosi' senza per questo essere mai banali o pacchiani. Una menzione a parte meritano due pezzi ovvero 'Gauss' che é un pezzo molto cadenzato, rotondo e circolare, quasi una sorta di ibrido stoner-black che ci presenta ancora una volta una band capace di stupire e coinvolgere l'ascoltatore con un pezzo non propriamente canonico ma non per questo meno efficace. Altra menzione per 'Thornspawn Chalice' che é il pezzo più lungo dell'album e che lo chiude in maniera ottima essendo un po' particolare e inedito per la band con il suo alternarsi di parti propriamente black ad altre più 'teatrali' . ‘Ikuinen Kirous’ é un unicum all' interno della discografia della band in quanto si distingue per la sua eterogeneità e per l'innesto di molte nuove influenze che probabilmente costituiranno le basi del sound futuro . Prova di classe futuristica

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