Copertina 8

Info

Demo
Anno di uscita:2004
Durata:23 min.

Tracklist

  1. WAR
  2. SALVATION
  3. MADNESS AVENUE
  4. INBORN NEED FOR HATRED

Line up

  • Vega: vocals
  • Samuele: guitars
  • Alessio: bass
  • Ale: drums

Voto medio utenti

Prima incisione e subito partono con il piede giusto. I Phobic Pleasure si sono formati solo un paio d'anni fa, per iniziativa di Alessio ed Ale che in breve hanno trovato in Samuele e Carlo i componenti giusti che potessero accompagnarli in questa avventura. Messe sul piatto una convinzione invidiabile ed altrettanto evidenti capacità hanno realizzato questo "Dualism" dove sono da subito chiari i riferimenti Thrash e Death del gruppo. Sicuramente le influenze dei Death e dei Pantera si fanno sentire, ma i Phobic Pleasure riescono a metterci del loro senza cadere nel tranello dell'alternativo e (peggio ancora!) del "differente" a tutti i costi. Non stupisce in ogni caso scoprire che la prima traccia del demo "War" è cantata in italiano o che in questo stesso pezzo, aggressivo e dall'andamento risoluto, i vicentini piazzino un paio di break (uno incentrato sull'aspetto lirico e l'altro, nel finale, sulla chitarra di Samuele) dove trovano spazio anche momenti melodici che rallentano, seppur per poco ed in maniera positiva, la tensione. Sicuramente più monolitica la successiva "Salvation", sorretta dalla sezione ritmica, mentre la chitarra si segnala per il lungo assolo, quasi di stampo seventies. Se su questo brano si era tenuto un po' in disparte, privilegiando il groove del pezzo, Samuele è subito in prima fila con "Madness Avenue". A parte uno scontato ed evitabile "Motherfucker..." iniziale, ecco un altro brano convincente, scattante (con qualcosa dei Megadeth) e ben strutturato. Stesso discorso per "Inborn Need For Hatred" che parte subito in quarta su atmosfere tipicamente thrash e con un'avvincente fuga di chitarra. Forse il brano che maggiormente rende omaggio ai Death del compianto e sfortunato Chuck Schuldiner, sicuramente il pezzo migliore di "Dualism".
Se proprio devo trovare un punto debole sul quale stimolarli a lavorare, consiglierei al gruppo di mettere sotto torchio il cantante. Carlo se la cava discretamente ma talvolta la sua prestazione appare un po' forzata e poco naturale. Ma le scusanti ci sono: si tratta innanzitutto del loro primo lavoro, poi la produzione, comunque dignitosa, è pur sempre quella di un demo. A prescindere, per i Phobic Pleasure si prospetta un brillante futuro.

Contatti: Alessio Favarin Via Pasini n.61 36015 Schio (VI).
E-mail: phobic@phobicpleasure.org - homepage: www.phobicpleasure.org
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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