Il prolifico polistrumentista
Evan Daniele ritorna ancora fra noi con il terzo capitolo di quella stravagante creatura che ha nome
Dead And Dripping dal titolo
“Blackened Cerebral Rifts”, questa volta sotto l’egida della attivissima
Trascending Obscurity.
Per quarantacinque minuti il buon
Evan ci propone un death/brutal molto nervoso, sincopato e contorto con radici che affondano nella tradizionale scuola d’oltreoceano ed in cui riecheggiano atmosfere che spaziano dai
Morbid Angel ai
Cryptopsy con ampie disgressioni in territori più death progressive.
Tutto questo fa sì che
“Blackened Cerebral Rifts” non sia un lavoro facile da digerire al primo ascolto, trovare il bandolo della matassa fra i continui cambi di ritmo e l’interminabile successione/progressione dei riff richiede attenzione e dedizione durante l’ascolto, allontanando chi cerca musica da lasciare scorrere in sottofondo.
Un lavoro così complesso in sede di preparazione e pianificazione viene però limitato da una produzione fin troppo grezza e slabbrata (fra le altre cose ii suoni della batteria risultano troppo secchi) che, purtroppo, aggiunge una “confusione” non necessaria: le sensazioni caotiche sono altra cosa.
Si arriva faticosamente al termine dell’ascolto, stremati dall’assenza di linearità di
“Blackened Cerebral Rifts”, consci che le soluzioni più intriganti meritavano uno sviluppo a sé stante e non disperse dentro gomitoli di note. Sicuramente da rivedere in un futuro prossimo.
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