Terzo album per la compagine death metal belga, album che svela qualche novità e non solo per il dettaglio grafico riguardante il logo nuovo che campeggia in copertina.
La più importante è la diversità di approccio alla materia estrema; se nel debut la formazione era “totally old school”, già in questo terzo capitolo della loro discografia si nota un cambio di passo verso un versante più moderno.
Basta pensare alla produzione che si è fatta possente e ha reso le chitarre compresse con la band che offre un piglio violento ma conservando certa veracità antica come nell’opener “
Herald of demise” che vede la partecipazione di
Andy LaRocque come ospite speciale, oppure nella massiccia “
Metropolis” che ha un attacco in blast beats senza pietà.
In “
Replicant” invece ecco che arrivano influenze più moderniste, con anche l’intervento del cantato pulito, come nella titletrack che chiude il lavoro che se da una parte offre un’atmosfera malsana ha quella voglia di superare il suono death metal delle origini.
La melodia è data dai solos di chitarra che danno qualcosa in più nell’economia dei brani, album di transizione che porterà i belgi a qualcosa forse di diverso ma questo lo vedremo in seguito, sperando che non sia il classico passo più lungo della gamba.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?