Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2023
Durata:33 min.
Etichetta:Sliptrick Records

Tracklist

  1. SCUMFUCKS
  2. THE HAUNT
  3. INTRUDER
  4. DRINKIN ALONE AIN’T BAD
  5. INCREASED CHANCE
  6. NOT AS FAST AS
  7. 49% SCUM, 51% FUCK
  8. RAT
  9. RIDE TO BE ALIVE

Line up

  • Nick a.k.a. Goulthor: Guitars/Vocals
  • Sak a.k.a. Morgoth:: Drums
  • Dim Gkavis: Bass
  • Jim Sermon: Guitars

Voto medio utenti

Leggendo le bio del disco di debutto omonimo della band greca Scumfucks si legge testualmente:

"Not As Fast As… is specially dedicated to Eddie Clarke.
49% scum, 51% fuck is specially dedicated to Lemmy Kilmister.
Rat is specially dedicated to Phil Taylor
."

Mi sono detto: "azz, questo è il mio disco!"
Chi mi conosce infatti sa del mio amore sconfinato per i Motorhead che qui sono omaggiati con un disco ruvido e in your face..
Disco assolutamente derivativo, non aspettatevi sorprese di sorta, è un sanguigno omaggio alla band di Lemmy non solo nel songwriting ma anche nella registrazione col suono marcio e rumoroso del basso, ii riffs secchi e decisi della chitarra e il drumming forsennato, per non parlare delle vocals al vetriolo
Il disco è molto rock'n'roll nelle sue linee musicali, si sentano la titletrack, "The Hunt" o "Increased Chances" ad esempio, il basso spesso apre le danze e comunque è sempre in bella evidenza e chi ha un orecchio attento riconoscerà molti rimandi a brani dei Motorhead, ad esempio "Drinkin Alone Ain't Bad" ricorda "Loser", "Not As Fast As…" ricorda "Mean Machine" e via dicendo.
E' questo un difetto? No, forse farà storcere il naso ad alcuni per la mancanza di originalità, ma d'altro canto l'amore viscerale per la band di Lemmy non poteva essere mostrato in miglior maniera, non ci sono cover peraltro, tutte le canzoni sono originali e si muovono tra tracce veloci e più cadenzate ("49% scum, 51% fuck").
Se amate i Motorhead e volete ricordare i bei tempi scapocciando con un sano headbanging, fatevi vostro questo debut.
Se invece non vi dovesse piacere, vi rispondo come farebbe Lemmy:: "fuck you, moterfuckers!"


Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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