Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2023
Durata:43 min.
Etichetta:Lifeforce Records

Tracklist

  1. FORGOTTEN OATHS
  2. ARMY OF GAIA
  3. ΠΥΡ ΑΕΝΑΟΝ
  4. AT STORM'S EDGE
  5. ADVENT DREAMS
  6. ASTRAL BREATH
  7. SOULRIVER
  8. STARLIT SHORES

Line up

  • Kostas Mexi: vocals, bass
  • Panos Leakos: vocals
  • Angelos Maniatakos: guitars
  • Ioannis Kaneris: guitars
  • Nikos Parotidis: drums

Voto medio utenti

Gli ellenici Aetherian nel 2017 erano stati una (se non LA) più bella sorpresa nel genere death melodico con il folgorante esordio "The Untamed Wilderness", finito con pieno merito nella mia top ten dell'anno.
Attendevo perciò con una certa curiosità - mista ad aspettative decisamente elevate - il successore, materializzatosi nel 2023 ancora grazie alla Lifeforce Records intitolato "At Storm's Edge".

Il disco, dopo la breve epica intro strumentale "Forgotten Oaths", parte alla grande con "Army of Gaia" che con i suoi mid-tempos e le improvvise accelerazioni, le melodie struggenti ed il ritornello decisamente accattivante prosegue il discorso lasciato in sospeso 6 anni prima con quel flavour ispirato al nord Europa di Insomnium, Wolfheart ed Omnium Gatherum che tanta buonissima impressione aveva destato.
Purtroppo però, quando si esordisce con il botto fissando uno standard qualitativo decisamente alto, il rischio che si corre è di non riuscire a mantenerlo: è quanto ho pensato con il trascorrere delle tracce che da "Πυρ Αεναον" passando per la titletrack e via via sino ad "Advent Dreams" ed "Astral Breath" non riescono a catturare l'attenzione nè ad intrappolarmi in un loop di ascolti ripetuti come invece mi era accaduto per le varie "Wish of Autumn Twilight", "Dark Earth" o "The Rain" solo per citarne alcune dell'insuperato debut.

Non vorrei essere frainteso: siamo sempre ad un livello eccellente sia nell'impatto sonoro che nel songwriting ma - a parer mio - manca quel "quid" in grado di far davvero impazzire anche ascoltatori più smaliziati ed avvezzi a queste sonorità.
Le due canzoni conclusive, "Soulriver" e "Starlit Shores", ripresentano finalmente gli Aetherian che tanto mi piacciono: i richiami agli Insomnium si fanno pressanti (molto più che altrove) ma quelle atmosfere rarefatte, quei ceselli armonici, quelle soluzioni melodiche hanno una tale profondità emotiva da valere da sole (o quasi) il voto e l'acquisto del disco.
Panos Leakos e compagni sanno fare melodeath, e lo sanno fare benissimo, attendiamo quindi il fatidico terzo album per capire se poterli inserire nel novero delle band indispensabili per gli amanti del genere.

Aetherian - "Army of Gaia"


Recensione a cura di Alessandro Zaina

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