Partiti nel 2002 come one man band e come progetto prettamente black/doom, i francesi
Mourning Dawn si sono trasformati in una band a tutti gli effetti prima dell’omonimo debut del 2007 e di li in poi hanno plasmato, cambiato ed evoluto il proprio sound fino a farli arrivare ad al death/doom del precedente
‘Dead End Euphoria’ e al sound attuale che ha inserito qualche ulteriore (piccola) influenza stoner, che fa si che i riffs girino belli circolari e ripetuti, come nell’opener
‘Tombe Du Temps’ dove è un piacere perdersi tra ritmi rallentati e sax notturni ... come avrete intuito la proposta della band parigina non è proprio semplice, infatti se riusciamo ad andare oltre il primo strato sonoro, possiamo godere di composizioni ricche di sfumature e personalià che riescono comunque a convivere in maniera ‘pacifica’ l’una accanto all’altra. Ci si ritrova così a passare da pezzi più ‘classicamente’ doomish come la già citata opener o come la superba
‘The Color Of Waves’ , che si erge a vero highlight dell’album grazie a questo feeling sofferto, grigio e gloomy che viene esaltato da cupissime melodie, a pezzi ‘più moderni’ come
‘Suzerain’ o
‘Blue Pain’, brano meno appressivo e più arioso, una sorta di post-black-gothic in cui le chitarre soliste danno prova di gran classe, grazie ad un gusto melodico notevole. Un’ottima e poliedrica prova vocale arricchisce ancor di più il tessuto musicale di
‘The Foam Of Despair’ permettendo alle composizioni di essere ancora di più interessanti e personali, riuscendo a mantenere alta l’attenzione all’interno di un genere tutt’altro che facile all’ascolto. Non un album epocale, ma una buona raccolta di sensazioni lugubri, ritmi lenti e dissonanze in salsa depressiva che incontreranno il favore tra gli animi più disturbati e irrequieti tra voi ...
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