Trio palermitano quello dei Throne Of Molok, i quali benché sembrino nutrirsi di un immaginario di puro black misantropico, lasciano aperta la loro musica ad un po’ tutte le influenze del metal estremo, death e grind compresi, ma soprattutto ad una vena crustcore che li avvicina, in un certo qual modo, alle ultime cose dei Carpathian Forest e a quanto già fatto dagli Impaled Nazarene.
Con una registrazione molto lo-fi e alcune atmosfere decisamente malate, l’effetto “culto” è assicurato, anche se c’è da dire che, proprio per il genere proposto, è difficile definire il confine tra possibilità e limiti. Nel senso che da questo “Nova Diabolica Res” è difficile intuire se la band davvero ci sa fare, quello che traspare è solo attitudine, ed in questo caso ci siamo appieno. I poco più di 10 minuti totali non aiutano in questo senso.
Tuttavia le varie “Nuclear Christ” e “Undead” pur nella loro brevità, risultano piacevoli e lasciano intuire una buona carica detonante, cui però manca il detonatore, ovvero una registrazione un poco più pulita e curata. Il demo si chiude con l’outro “Into The Mouth Of Melech” che ricorda, per via del suo flavour industriale e ossianico allo stesso tempo, certe cose dei Black Funeral di “Moon Of Characith”. Da rivedere su composizioni più lunghe e articolate.
Contatti: http://www.throneofmolok.tk/
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