Copertina 6,5

Info

Demo
Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2005
Durata:29 min.

Tracklist

  1. JACKAL
  2. THE AGE OF THE BEAST
  3. TORQUEMADA
  4. ELECTRIC WALL
  5. RISE FROM THE DUST

Line up

  • Bob Marotta: guitar
  • Joe Mendoza: bass
  • Luigi Martino: vocals
  • Davide Del Monaco: drums

Voto medio utenti

I Jackal suonano heavy metal: una lega primordiale, pura e incontaminata, direttamente plasmata nel crogiuolo degli anni ’80, usufruendo ugualmente sia di quella fusione allora denominata “nuova ondata di metallo britannico”, sia della migliore tempra dell’acciaio americano, con qualche rara rievocazione dell’hard-rock del decennio precedente.
Non c’è retorica nell’affermare con “fierezza” “ ... fin dall’inizio l’intenzione principale del gruppo e’ di infrangere ogni regola dell’attuale “new metal generation“ fregandosene delle mode e suonando il più forte e aggressivo possibile ...” (vedi il sito della band), ma piuttosto una genuinità ed un’onestà nel (ri)proporre quella musica che è stata la base formativa di moltissime metal-heads e che oggi risorge in queste semplici cinque tracce, così tanto “datate” e tradizionali, da risultare, visti gli orientamenti della maggior parte della scena attuale, paradossalmente, quasi “originali”.
La decisione di non lasciarsi influenzare da una qualunque direttiva riconducibile al “metal moderno” si applica anche alla registrazione del demo e sebbene non sia in grado di appurare se si tratti di scelta voluta o necessità, il dischetto suona proprio come tanti di quei vinili dell’epoca, evidenziando la stessa moderata mancanza di dinamicità, ma anche quel flavour “antico” non sgradevole.
Proprio come uno sciacallo, i Jackal attaccano la carcassa di quel suono fatto di primi Iron Maiden, Judas Priest, Raven, ma anche Dio, Armored Saint, Lizzy Borden e di parecchie altre formazioni degli eighties, ma invece di divorarne i resti, la riportano in vita, come se anni di speed-power sinfonico non fossero mai trascorsi.
Canzoni ben suonate e discretamente composte, con la giusta tecnica e conoscenza piuttosto approfondita della materia, senza che vi sia una particolare supremazia nei singoli musicisti (tutti abbastanza preparati) e con la forza espressa dal collettivo e dall’affiatamento.
Nessun brano emerge tra gli altri, l’impatto è monolitico e sufficientemente coinvolgente, in un lavoro che rappresenta un’ottima lezione per gli ascoltatori più giovani, mentre per chi ha vissuto direttamente (o seguito con attenzione) quell’epopea, dopo un paio d’ascolti accolti con il classico sorrisetto suscitato dai “ricordi”, credo potrà avere qualche difficoltà in più nell’essere preso in considerazione per un eventuale nuovo inserimento nel cd player.
Rimane da affrontare la questione “commerciale” ... ci può essere un “mercato” per un prodotto del genere? Difficile da stabilire, ma di sicuro, i Jackal, sembrano una band terribilmente adatta alla dimensione live, con relativo flusso copioso d’adrenalina e abuso di headbangin’.
Bravi, completamente (e volutamente) “fuori tempo”, ma certamente divertenti ... estraete dall’armadio chiodo o giubbotti di jeans con le “toppe” (magari conservati sotto naftalina) e affrontate questo 5-tracks o, ancora meglio, se possibile, assistete ad un concerto dei quattro napoletani, penso proprio che le “buone vibrazioni” non mancheranno!

Contatti: Email: info@jackal.org.uk - Homepage: www.jackal.org.uk
Recensione a cura di Marco Aimasso

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