Terzo demo per gli Open Fire, formazione emiliana attiva dal 2001. Agli esordi il loro stile presentava connotati vicini al grunge, influenza andata via via attenuandosi per lasciare spazio ad un moderno indirizzo nu metal/crossover, specie dopo l'ingresso nella band di un cantante in pianta stabile.
Il presente lavoro si apre con una breve introduzione pianistica, alla quale fanno seguito cinque brani tutti cantati in italiano. Gli schemi sono molto simili tra loro e prevedono cadenze lente e compatte, con rarissime accelerazioni, unite ad una costante atmosfera cupa e notturna con quel leggero tocco depressivo caratteristico del rock anni '90, circostanza sulla quale influisce anche in larga parte una autoproduzione poco brillante e piuttosto confusa. Quasi decisivo si rivela il contrasto vocale, punto focale e caratteriale delle canzoni altrimenti troppo uniformi tra loro. Si alterna una voce pulita che in alcuni passaggi assume discreti toni rock-settantiani, ed una controparte cavernosa ed urlata che talvolta sembra invece sin troppo esasperata. I testi vertono prevalentemente su temi sociali o anticlericali, ma in quanto a profondità risentono a mio avviso della giovane età dei componenti del gruppo.
Nell'insieme di questo scenario oscuro ed un po' asfittico emergono vibrazioni quasi ipnotiche, chissà se cercate o meno, più evidenti in brani come "Grida suadenti" o nella morbida e nostalgica "L'equilibrista", una sorta di accento psycho-metal minimalista che potrebbe rappresentare una buona via per il futuro, se coltivata con tanto impegno e lavoro.
Per il momento gli Open Fire si mostrano ancora acerbi ed alla ricerca di una propria direzione.
Contatti: tel. 328 2618562 email:
Davide.openfire@libero.it - Homepage: www.openfire.it
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