Eccomi qui a recensire il secondo lavoro uscito per
Ghost Record di questa one man band emiliana fondata da
Narthang nel 2020 che si occupa di tutto dalla scrittura dei brani, al suonare gli strumenti.
Però, c’è un però, questo nuovo lavoro ha una marcata influenza degli
Immortal di metà carriera.
Nulla di male per carità, perché avere dei numi tutelari è sacrosanto ma avrei voluto sentire un po' di più di personalità; il disco è suonato e prodotto bene ma certi riff, atmosfere e arpeggi sembrano presi paro paro dalle composizioni degli ex “fratelli”
Abbath e
Demonaz.
Due esempi, l’apertura “
Winter night” con quell’attacco in blast beat e i
l riff di chitarra richiama alla memoria un disco come “Sons Of Northern Darkness” oppure “
Stones and frost” che ha un arpeggio epico iniziale tipico della band norvegese.
Diverso il discorso per “
Glory and blood”, un pezzo acustico in odor di heavy metal epico dove il nostro fa ben mostra di cosa sa veramente fare; quegli accordi acustici doppiati da riff elettrici fanno battere il cuore ed il piede a tempo.
Altro pezzo molto buono è “
Ancient land” con quell’assalto centrale in blast beats arcigno e senza pietà.
Quindi se siete in cerca di una band che corre sul sentiero degli ex demon brothers questo disco fa per voi, io aspetto il terzo album, perché sono fiducioso.
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