Interessante questo debutto dei Lunaris, band norvegese con membri di Borknagar, Satyricon e Spiral Architect. Il genere da loro proposto è un black metal raffinato, influenzato appunto dalle band dalle quali i ragazzi provengono. A riff complicati e dal lontano flavour epicheggiante a là Borknangar, si alternano pezzi tecnicissimi e quasi psichedelici di forte influenza Spiral Architect. A questo si aggiunge un accuratissimo lavoro di tastiera e di pianoforte e una piccola influenza dei primi Satyricon. Nonostante le influenze siano particolarmente udibili, i Lunaris riescono a dare alla propria musica un'impronta del tutto personale, aggiungendo qua e là riff di matrice thrash, un drumming precisissimo, voci pulite e idee del tutto originali. Pur essendo un lavoro complicato, "...the Infinite" risulta molto trascinante ed immediato, vuoi per la brillantezza delle composizioni, vuoi per l'incredibile preparazione tecnica degli strumentisti. Insomma un lavoro completo e maturo dalla prima all'ultima nota: dagli stacchi repentini della opening track, al pianoforte e alla violenza di "...of the One" e di "In Contempt of Humanity", alla dirompenza di "Si Vis Pacem, Para Bellum" ai tecnicismi di "Growth Denied" fino ai riff trascinantissimi di "Soulcrush". I cinque norvegesi stanno già preparando il nuovo disco, per cui speriamo solo in una produzione più incisiva e d'impatto, e avremo tra le mani un nuovo piccolo capolavoro. Da avere!
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