Ben cinque anni dopo il devastante esordio
‘To Bathe from the Throat of Cowardice’ che ha ricevuto, giustamente, unanimi consensi, torna il quartetto di Portland per provare a prendersi definitivamente il trono del death metal ... Ebbene si, mi sbilancio, e parecchio pure, nell’affermare che
‘Suffer & Become’ è un album che non potrà non stabilirsi nella top tre annuale degli album death e che molto probabilmente occuperà posizioni importanti in un po’ tutte le classifiche estreme (tutti generi confusi) ... Se non avete molto tempo per decidere cosa ascoltare , vi basterà immergervi nei primi due pezzi dell’album, vero e proprio manifesto del
Vitriol sound e decidere se fa per voi o meno ... In particolare l’opener
‘Shame and Its Afterbirth’ nel corso dei suoi 6’ e oltre, mostra tutte le capacità della band nel saper comporre pezzi intricati ma diretti, asfissianti ma dinamici, sempre sorretti da un invidiabile ‘senso della canzone’ e senza mai scadere nel chaos puro. La seguente
‘The Flowers of Sadism’, uno dei tre singoli di lancio, è la ‘semplice sublimazione’ di quanto detto con in più un’ottima prestazione in fase solista. Ma se un album si limitasse a due soli pezzi, seppur stellari, non petrebbe essere un grande album e infatti, dopo due pezzi che ci lasciano praticamente senza fiato,
‘Nursing from the Mother Wound’ è il primo dove c’è una reale apertura melodica , propriamente detta, che sembra portare un po’ di ‘ottimismo’ e di aria all’interno di un sound soffocante e opprimente in totale contrasto con una batteria lanciata a velocità folli, che di solito determina in maniera letale l’umore dei pezzi. Sulla stessa falsariga ‘melodica’ si assesta anche
‘The Isolating Lie Of Learning Another’ grazie ad un inizio un po’ sludge e ad una velocità mai eccessiva che viene impreziosita da un’altra ottima prova solista. Dopo l’inutile intervallo strumentale rappresentato da
‘Survival’s Careening Inertia’, ci si lancia in un’altra doppietta esaltante , prima con
‘Weaponized Loss’, che è probabilmente il miglior pezzo dell’album per cattiveria, distruttività, varietà e capacità di tenere con il fiato sospeso grazie ai continui cambi di tempo e d’atmosfera, real masterpiece. Come accennato anche la seguente
‘Flood Of Predation’ viaggia su altissimi livelli, quasi come la precedente, ma in maniera più diretta, meno intricata e più brutale, una vera ‘fiera del parossismo’ ... Piccolo momento di ‘normalità’ con
‘Locked in Thine Frothing Wisdom’ e
‘I Am Every Enemy’ due pezzi ‘semplicemente buoni’ che ci introducono però alla conclusiva
‘He Will Fight Savagely’ , un pezzo dove, alla brutalità primordiale del gruppo, si aggiunge un minimo di melodia/atsmosfera per risultare ancora più magniloquente e totalizzante ...
‘Suffer & Become’ è un vero concentrato di rabbia e nichilismo sonoro da far rabbrividire per l’incredibile capacità di essere sempre diretto ed efficace, ma anche vario e totalmente coinvolgente grazie all’innata capacità della band di ‘sporcare’ l’estremismo con qualche atmosfera lugubre e perfettamente calzante. Mostruoso !
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