Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2024
Durata:39 min.
Etichetta:Vendetta Records
Distribuzione:Vendetta Records

Tracklist

  1. DE RODE WEDUWE
  2. BRENG MIJ HAAR HOOFD
  3. VEL OVER BEEN
  4. VERGANE ROZEN
  5. HAAR WRAAK IS PRACHTIG
  6. OKTOBER
  7. DE BIECHT VAN EEN BLINDE

Line up

  • Niels Riethorst: All instruments, Vocals
  • Joris Nijenhuis:Drums
  • Floor Vandenbrande: Guest vocals on 'Vergane Rozen'

Voto medio utenti

Nel maggio 2022, il musicista dei Paesi Bassi Niels Riethorst (ex-Heidevolk, ex-Nodfyr, ex-I Shall Move The Earth, Plaagdrager) inizia il suo progetto solista Beenkerver, dall'olandese letteralmente traducibile come "scultore di ossa"; che originariamente – ai tempi degli Heidevolk – adottava come suo soprannome.
Nel medesimo anno pubblica il primo full-length: "Ontaard", e dopo un EP, a meno di due anni di distanza, torna oggi con "De Rode Weduwe", nuovamente sotto l'egida della Vendetta Records.

Niels in questo secondo lavoro vuole farci immedesimare in Sophia, la vedova rossa, narrandoci la sua cruenta storia... Una storia orribile di abusi, stregoneria, vendetta e rimorso, qui riproposta in sette gelidi capitoli di black metal dove si possono chiaramente rinvenire le interpretazioni tipicamente olandesi del genere.
I Beenkerver si muovono su coordinate piuttosto lente, massicce e dai toni estremamente drammatici e magniloquenti, che richiamano alla memoria un po' tutto il percorso di quelle correnti nere più melodiche e sinfoniche del genere, dove di tanto in tanto si avverte anche un’aggraziata voce femminile che rende l'opera ancora più sofferta.
Il riffing è estremamente corposo, ben sostenuto dal basso e da un drumming molto preciso e dotato di un groove interessante, soprattutto per quanto riguarda alcuni incastri di doppia cassa davvero pregevoli.
Non mancano anche sporadiche raffiche sonore che ci trascinano nelle tormente gelide peculiari del black a cui ogni culture del genere anela; le quali aiutano a tenere molto alto il pathos per tutta la durata del disco (circa 40 minuti). Riuscendo dunque a suggestionare, commuovere ed ammaliare con il suo mood oscuro e spettrale ma dai tratti pur sempre incalzanti.
Si avvertono gli elementi tipici del folklore olandese, così come le atmosfere che ricalcano la desolazione del buio che scaturisce dalle giornate nebbiose, piovose e ventose della sua terra di appartenenza.

"De Rode Weduwe" ha una resa sonora davvero eccezionale, questo grazie anche ad una produzione impeccabile che aiuta a rendere avvincente il suo ascolto.
Non fatevelo sfuggire...
I passaggi spettrali dei Beenkerver necessitano di essere ripercorsi più e più volte, prima che si possano diradare le coltri di bruma che avvolgono l'oscurità della vedova rossa...tuttavia è un cammino realmente meritevole di essere intrapreso.


Recensione a cura di DiX88

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