Con un monicker come
Mutilated By Zombies, con una copertina in cui campeggia una mano che esce dal terreno in un cimitero tutt’altro che curato, cosa dobbiamo aspettarci ? Il solito riff ripetuto per tutto l’album, batteria monotempo e rubinetto intasato al posto delle vocals ... e invece no ! Con mia gioia e gaudio, i
Mutilated By Zombies sono un gruppo serio, un gruppo che sa suonare e comporre musica mortifera , ma che non per questo si lascia andare ad inutili nefandezze o a pura cacofonia ... questo
‘Scenes From The Afterlife’ è il quarto album della band americana ed è talmente valido e stupefacente (per il genere) che fa venire voglia di andarsi a scoprire il back catalogue del trio dell’Iowa. Il primo elemento che salta subito all’orecchio è la voce di
Josh, usata finalmente su diverse tonalità e perfettamente udibile anche nei growls più profondi elemento questo non certo scontato nel genere (ascoltare la conclusiva
‘Behold The Demigod’ per credere). Altro punto a favore dei
MBZ sono i riffs, non leggendari, ma perfettamente bilanciati tra parti assassine ed altre più groovy (l’iniziale
'Headcount Rising’ può essere il miglior antipasto alle seguenti succulenti portate) . Metteteci che l’album è prodotto in maniera perfetta e potrete così godere di una mezzora abbondante di death metal a tratti feroce (
‘Eternal Hour’ con il suo attacco grind) e in altri cadenzato (
‘Molten’) che , pur non inventando niente, vi regalerà un buon mal di collo e una piacevole trapanata uditiva. Graditissima sorpresa
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