Il nome "
The Progressive Souls Collective" svela già la natura del progetto, frutto del mastermind e chitarrista
Florian Zepf e parto di un collettivo di artisti tra i più disparati della scena. Ci muoviamo in territori prog-rock/metal, e "
Sonic Rebirth" è il secondo capitolo di un concept (poteva essere altrimenti?) cominciato quattro anni fa con il quasi omonimo "
Sonic Birth". La storia, infatti, riprende proprio dalle ultime parole pronunciate nel disco precedente, per ripartire a raccontarci un mondo futuristico e distopico, cantato magistralmente da
Vladimir Lalic (gran bella voce la sua), e, musicalmente, pilotato da composizioni interessanti, a cavallo tra Ayreon e Symphony X.
La cosa che più stupisce positivamente in "Sonic Rebirth" è la qualità delle composizioni, data per scontata la qualità delle esecuzioni; l'album è davvero un coacervo di momenti imprevedibili, melodici e cervellotici, dosati molto bene e che raramente ricadono nella casellina del 'banale'. E fa strano pensare come, molto spesso, progetti di questa qualità cadano inevitabilmente nel dimenticatoio solo per una bassissima esposizione mediatica. Ma per fortuna mamma Metal.it è qui per non lasciarvi perdere un album maturo, ben costruito, prodotto ottimamente e che merita di essere scoperto. A voi l'ascolto e le conclusioni.
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