A tre anni dal clamoroso "
The Renaissance of hope" i tedeschi
Decembre Noir tornano alla ribalta con musica nuova (l'EP "
Pale Serenades" non lo era...) grazie al full "
Your Sunset/My Sunrise" edito come d'abitudine da
Lifeforce Records.
Il disco, il quinto della carriera della band di
Martin Ortlepp,
Lars Dotzauer e compagni, è il grido dell'anima messo in musica; è un cuore pesante e pieno di lacrime, che minaccia di far precipitare il suo portatore nell'abisso in qualsiasi momento, è la fuga dalla realtà in una spirale di depressione senza fine.
I
Decembre Noir hanno raggiunto una tale consapevolezza di sè stessi, un tale livello che basta il suono della prima nota vibrata sulla chitarra nell'opener "
Dead End: May" per riconoscerli, per capire che quel tocco, quel riverbero è opera loro.
E poco importa se i brani sono leggermente più asciutti dell'illustre predecessore o se in alcuni momenti - "
Sentimental Giants" - entrano con più di un piede nel campo del gothic: la loro capacità di creare riff lenti e devastanti per lo spirito, l'abilità finissima nell'intrecciare sudari di malinconia e amarezza delle due asce, l'inquietudine generata dal growl profondo di
Lars Dotzauer fanno di "
Your Sunset/My Sunrise" un disco irrinunciabile per le anime disilluse ed angosciate.
Lasciatevi trasportare dall'aggressività intensa di "
Against the daylight", emozionatevi grazie all'epica intensità di "
Trivial Heart", ribellatevi mostrando i pugni ad un cielo sordo alle urla di dolore delle moltitudini sull'incedere quasi black di "
Sleepwalker (In Yesterday's Smoke)", entrate senza esitare nel tribolato mondo dei
Decembre Noir.
La loro angoscia sarà la vostra, e non potrete liberarvene facilmente.
Nè - forse - vorrete farlo.
Decembre Noir - "
Against the Daylight"
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