Quando questo album uscì in origine nel 1999 non fu accolto molto bene dai fan della prima ora del gruppo rock svedese.
Ma adesso che sono passati più di vent’anni dalla sua uscita si è conquistato il titolo di album di culto ed ora ristampato a dovere.
Certo qua l’urgenza punk e sporca che aveva contraddistinto i primi passi della band guidata da
Nicke Andersson è sparita per un approccio più classico ma sempre di qualità.
Basta sentire la sincopata “
Alright already now” con delle chitarre ruggenti ed un piano rock and roll per dare il colpo di grazia a certe pretese sinceramente un po' infantili del tempo, c’è anche persino un’armonica a dare un tocco stonesiano.
“
Welcome to hell” è un sano hard blues con bei riffoni e la voce del nostro bella graffiante con un chorus perfetto.
Tanto per far capire che
Andersson è un superfan dei
Kiss ecco il brano “
Paul Stanley”.
Qui l’hard rock degli scandinavi si riveste di seventies con un solo in wha wha godurioso.
La veloce “
Renvoyer” ti da il classico manrovescio diretto e blues che il rock sano e tosto aveva; grinta, gusto e classe, cosa volere di più?
In sommativa, per chi già lo possedesse io consiglierei di rispolverarlo, ma ai più giovani e meno scafati direi di farci molto più che un pensierino e spararlo a tutto volume, rock and roll!!!
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