Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2005
Durata:20 min.

Tracklist

  1. HOLD FAST
  2. TO MY DARKNESS
  3. ANGEL FALL: FALLEN ANGEL'S TEAR
  4. ANGEL FALL: DEATH ANGEL SILENCE

Line up

  • Bruno Ficetto: vocals
  • Andrea Bailo: guitars
  • Mattia Galliano: guitars
  • Andrea Grasso: bass
  • Simone Rossi: drums

Voto medio utenti

Non c'è rosa senza spine... ed a quelle presenti sulla copertina del loro demo, gli Screaming Eyes hanno certamente provveduto, impregnandole con una potente dose di Death Metal, dove le evidenti influenze scandinave sono mischiate con del thrash ed anche del metal core, ad ogni modo sempre con sonorità dallo stesso comune denominatore: musica aggressiva e sparata in faccia all'ascoltatore.
Questo vale per l'opener, la violentissima "Hold Fast", dove le linee vocali di Bruno Ficetto svariano con disinvoltura dal growl, allo screaming fino ad accenni hardcore, come per la successiva "To My Darkness", brano liricalmente ispirato da "Alla Sera" di Ugo Foscolo, con in evidenza la sezione ritmica (Andrea Grasso e Simone Rossi), mentre le chitarre di Andrea Bailo e Mattia Galliano rievocano il lavoro di Jon Nödtveidt, leader dei Dissection, uno dei gruppi, assieme agli At The Gates, che possono venire in mente all'ascolto di questo CD. L'atmosfera del demo non cambia nemmeno nella sua seconda metà, dove i rimanenti due brani sono probabilmente uniti liricalmente tra loro ("Angel Fall" è presente in entrambi i titoli). Su "Fallen Angel's Tear" troviamo anche un bell'assolo di Nick Savio, che assieme a Tony Fontò ha curato ai Remaster Studio la registrazione e la produzione del disco, al solito ottima, anche se alla batteria sembra mancare un po' di profondità ed impatto. Chiude il demo, "Death Angel Silence", la cui partenza è meno sostenuta del solito ed è invece sottolineata dal lavoro di una tastiera, ma anche questo brano inizia presto a rutilare ed a spaccare.... e di brutto!
Gli Screaming Eyes riescono a svariare con disinvoltura nei ristretti canoni del genere, e sembrano in grado di poter dire la propria. Magari con un tocco di malvagità e, perchè no, pure con un po' di melodia in più.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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