Dopo 5 anni di attività i capitolini NeverDream (che annoverano tra le file membri delle bands locali Gender, Eta Beta, Sand of Time, The Plague) arrivano a questo mini demo autoprodotto nel quale mostrano chiare influenze prog metal combinate con potenza, melodia ed una particolare attenzione alla cura dei testi che trattano di amori infranti, disagio morale, disperazione, condanna della guerra ("Fight for freedom and peace? Innocents die for a smile of a gun victims of this money's war"). Nella potente, oscura e minacciosa "New millennium" le tastiere sono sempre presenti (e a tratti riprendono certi passaggi di "Pull me under") oltre a qualche inserimento di growl, molto più personale la successiva "No more tears" che inizia dolcemente con voce, piano e chitarra per poi spostarsi verso il prog metal sostenuto, potente e melodico. Ancora piano, voce ed effetti di pioggia accompagnano il dolce inizio di "Rain of sorrow", melodic prog ballad ben riuscita dove nella seconda parte spicca il gran lavoro di tastiere ed un guitar solo finale.
Dai brani traspare la ricerca ad uno stile che tralascia i ripetuti cambi di tempo ed i lunghi passaggi strumentali in favore di una struttura più compatta e melodica, ed è un vero peccato che la produzione casereccia non renda pieno merito al valore dei singoli elementi, speriamo quindi che un lavoro più accurato in fase di registrazione in vista di un prossimo demo possa dare risultati migliori in modo da includere anche i NeverDream tra le molte realtà emergenti della scena prog metal italiana.

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