Copertina 6

Info

Demo
Anno di uscita:2005
Durata:30 min.

Tracklist

  1. FAR AWAY
  2. LOVE CARRIER
  3. PROPHECY
  4. GLASS MORNING
  5. WIND OF SEPTEMBER
  6. LEAVING YESTERDAY
  7. ...AND WINTER COMES AGAIN (BONUS TRACK)

Line up

  • Federico Mondelli: vocals, guitars and piano
  • Marco Ciuffreda: bass and programming
  • Giuseppe Ciuffreda: synth and programming

Voto medio utenti

Nuovo lavoro autoprodotto per i Dirty Rain dopo l'esordio dimostrativo dell'anno scorso intitolato "Luna e ombre", risultato non del tutto convincente e per il quale avevo esposto alcune "riserve".
"Departure of days" evidenzia innanzi tutto un significativo cambiamento stilistico dei nostri, oggi indirizzati verso un gothic-dark rock ricco d'inserti elettronici e dalle sufficienti valenze commerciali.
Il nuovo orientamento giova alla causa della riduzione di alcuni dei difetti manifestati nel precedente dischetto, primi fra tutti quelli riguardanti la voce di Federico Mondelli, che in questo contesto sembra essere più piacevole e maggiormente appropriata, seguiti a ruota da quelli inerenti l'uso della drum machine, che viene riproposto (dopo i tentativi di collaborazione con un batterista "umano", interrotti a causa delle classiche divergenze musicali) in una versione meglio "suonata" e più adeguatamente incorporata all'interno del quadro generale.
Se a questo aggiungiamo anche un miglioramento (senza stravolgimenti) nella resa "acustica", il prodotto non può che offrire una qualità superiore rispetto al suo predecessore (per alcuni versi interessante, ma anche carico di potenzialità inespresse), purtroppo però bisogna anche dire che ci sono ancora alcune cosette da rivedere.
Come ho già anticipato, dal punto di vista vocale la situazione è migliorata in modo abbastanza sensibile e non mi dispiace neanche lo stile "fluttuante" e "algido" che contraddistingue le modulazioni di Federico, rendendo il tutto sufficientemente originale e non facilmente riconducibile a modelli consolidati, ma sarebbe davvero necessario cancellare del tutto quei difetti d'intonazione che sfortunatamente svalutano considerevolmente l'efficacia della proposta musicale dei Dirty Rain e finiscono per offuscare le qualità creative e le intuizioni melodiche che viceversa mi sembra contraddistinguano alcune delle loro migliori composizioni.
La melodia al tempo stesso agile e decadente di "Far away", con le sue chitarre incalzanti, le ritmiche Placebo docet della comunque gradevole "Love carrier" (bello il ritornello), le inquietanti atmosfere electro-dark adatte ai dance-floor più "gotici" di "Prophecy" e la bella "Leaving yesterday" (direi il brano meglio riuscito dell'intero lotto) contrassegnata da una buona costruzione armonica e da un crescendo tastieristico vagamente Muse-esque, riescono a contenere le difficoltà di tonalità entro una soglia accettabile e supportate dalle buone prerogative complessive, risultano discretamente attraenti, mentre in "Glass morning" gli imbarazzi appena menzionati paiono essere un po' troppo evidenti, in una traccia in ogni caso anche eccessivamente anonima e confusionaria.
Completano il programma un fascinoso e breve excursus pianistico denominato "Wind of September" e una buona rilettura, eseguita alla luce dei nuovi perimetri sonori, di un brano del vecchio demo ("Of winter"), qui denominato "...And winter comes again" ed inserito come bonus track.
Possiamo, dunque, in conclusione, affermare che la crescita artistica auspicata si è, seppure in misura non incredibilmente consistente, sicuramente realizzata e che tale progressione, assieme ad alcune contribuzioni "esterne" (vedasi nitidezza di registrazione ed un affascinante artwork un po' alla Coroner di "No more color") garantiscono ai Dirty Rain di conseguire una sufficienza abbastanza "tranquilla" ... certo che quelle appariscenti derive nel processo d'esposizione canora pesano parecchio nella valutazione finale, ma sono confidente che al prossimo passo potremo esprimerci con termini maggiormente lusinghieri nell'illustrare questa (per ora nuovamente solo potenzialmente) promettente formazione. Non manca moltissimo ...

Contatti:
Email: marco_ciuffreda@hotmail.com - federicomondelli@virgilio.it
Web Site: www.dirtyrainmusic.altervista.org
Recensione a cura di Marco Aimasso

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