Quando si tratta di recensire un album dei finlandesi
Korpiklaani, le aspettative sono sempre alte; la band di
Jonne Järvelä, in
ventuno anni di carriera (come voli, tempo maledetto), ha fornito poche delusioni e tanti dischi esaltanti, a cavallo tra il metallo e la musica tradizionale. Dopo la svolta "finlandese", che ha visto la band recuperare la lingua madre per la totalità dei brani (era il 2007, l'album era
"Tervaskanto"), il combo ha consolidato la sua posizione nel folk metal, grazie al sapiente mix di spirito norreno, alcolismo celato a malapena, strumenti tradizionali e quattro mazzate metal ben assestate.
L'equazione fin qui descritta si ripresenta para para in questo "
Rankarumpu", che tra richiami alla terra natia, inni alla sauna e altre amenità è il più classico dei classici album targati Korpiklaani. L'unica cosa che potrebbe farvi desistere è una certa mancanza di varietà tra i pezzi, visto che qui i bpm sono alti per quasi tutta la durata del platter, ma d'altro canto molti di questi brani sono ben costruiti, accattivanti e molto più
easy listening di certi loro lavori passati. Insomma, sempre la stessa zuppa, ma è una zuppa deliziosa.
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