Al Jourgensen, nonostante l'età non più giovane, continua con le sue invettive contro la politica, il sistema, gli Usa
Se ora Bush non può più essere il suo bersaglio preferito ( i Ministry hanno inciso 3 dischi contro di lui definendolo il grande Satana, "Houses of Mole" (2004), "Rio GrandeBlood" (2006) e "The Last Sucker"(2007), i politici rimangono i "nemici " da combattere sia liricamente che musicalmente.
Corruzione, oppressione (
"Goddamn White Trash ") e disastri ambientali (
"Just Stop Oil") la fanno da padrona in un disco nel quale rabbia, riff di matrice thrash, campionature e chorus come slogan sono gli ingredienti principali.
Da par loro, i Ministry continuano a miscelare sapientemente metal con elettronica confezionando brani veloci e martellanti spesso su basi quasi pop-dance (
"Ricky's Hand "), ma è la violenza e l'irruenza quasi punk a dominare ("
TV Song 1/6 Edition"), le chitarre uniscono l'urgenza dell'Hc con la potenza del Metal creando muri di suono notevoli come in "
It's Not Pretty " e c'è anche una ballad cyber metal che sa di anni'70 (
"Cult Of Suffering ")
I Ministry si dimostrano padroni assoluti dell 'Industrial Metal al pari dei Rammstein con la differenza che la band americana ha creato il genere dando un'impronta politica e contestatrice alla propria musica.
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