Dopo aver definito la loro musica "acid metal" e dopo aver pubblicato una serie di singoli e di E.P, ecco giungere il primo album della band australian dei
Sabire, autrice di un metal che pesca un po' da vari sottogeneri.
Heavy Metal, un pizzico di Speed (
"RipRip Kill")e Hard rock sono gli ingredienti di questa sorta di viaggio dantesco (?) raffigurato in copertina.
I riff sono semplici, talvolta accompagnati da chorus melodici da cantare ("
The last day") , le ritmiche non spingono quasi mai sul pedale dell'acceleratore ( la priestiana
"Call Me Bastard ") puntando su ritmi sostenuti ma quadrati (
"Alone Again "), con una produzione minimale fin troppo laccata per canzoni che vorrebbero essere esplosive.
"
Toxic Man" ha un bel chorus e una bella melodia da cantare, "
Chained Down " è un classico hard rock, e "
The Shadow In My Heart" una ballad senza infamia e senza lode.
Purtroppo il lavoro, a mio parere, ha tre difetti vale a dire la mancanza di una chiara direzione musicale, le vocals davvero poco incisive - una sorta di mix fra Klaus Meine e Vince Neil - e l'eccessiva lunghezze che determina cali di tensione nell'ascoltatore.
Cd da ascoltare e riporre nella custodia
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