Carissimi amanti del prog-power metal, ve li ricordate i britannici
Balance Of Power?
Si esatto, proprio quelli che, con l’indimenticabile Lance King alla voce, tra la fine degli anni 90 e l’inizio del millennio, diedero alla luce degli album veramente belli, tra cui, mi piace ricordare “
Book Of Secrets” (1998) e “
Ten More Tales...” (1999).
Dopo 21 anni di silenzio assoluto, la band inglese, che in questo lasso di tempo risultava ufficialmente ancora attiva , torna con un nuovo inaspettato disco, realizzato dalla
Massacre Records e intitolato, in maniera emblematica,
Fresh From The Abyss.
I
Balance Of Power “versione 2024”, forti di una line-up quasi del tutto rinnovata in cui, accanto ai membri fondatori
Tony Ritchie (basso) e
Lionel Hicks (batteria), fanno la loro comparsa la vocalist
Hazel Jade Rogers, i due chitarristi
Stoney Wagner e
Chris Masimore ed il tastierista
Julien Spreutels (già membro dei nostri
Noveria), si rendono protagonisti di un album di discreta fattura, gradevole e ben suonato, nonostante la lunga inattività.
Fresh From The Abyss si propone di recuperare il tradizionale sound della band ma, allo stesso tempo, di rinvigorirlo, dandogli nuova linfa vitale; in questo senso probabilmente, va inquadrata la curiosa decisione di optare per una voce femminile, scelta che inizialmente potrebbe lasciare interdetti ma che, tutto sommato, sembra funzionare all’interno di un disco dalle trame suadenti e ficcanti, proprio come il timbro di
Hazel Jade Rogers.
Le composizioni, sin dall’iniziale
Last Man Down, passando per l’avvincente
Abyss, per le rocciose
Rage Of Ages e
Deadlands, fino a giungere all’elegante
One More Time Around The Sun, che conclude l'album, non sono particolarmente articolate (sarebbe più corretto parlare di melodic metal, piuttosto che di vero e proprio prog-power), eppure si fanno apprezzare proprio per la loro spiccata vena melodica a cui, fanno da contraltare delle chitarre sempre mordenti.
In conclusione, i
Balance Of Power, nonostante, nello spirito e nei loro interpreti, non siano più quelli di 25 anni fa (grazie al c...ommento illuminate!), si rendono comunque autori di un gradito ritorno, seppure con un lavoro abbastanza lineare nella sua struttura, forse più ragionato e privo magari di quella freschezza compositiva degli anni che furono, ma ad ogni modo,
Fresh From The Abyss si rivela un disco di discreta qualità, ideale per scrollarsi di dosso la fastidiosa polvere accumulatasi durante la lunga inattività della band.
Speriamo che sia l’inizio di una nuova alba per i BOP!
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