Le schitarrate che danno il via a "
Destruction" chiariscono sin dalle primissime battute quello che ci troviamo di fronte:
Power Metal, e dopo una trentina di secondi possiamo completare la descrizione con:
Female Fronted. Per capire quale è la patria di origine dei
Fatal Fire, sono però dovuto invece andare a guardare le note biografiche che accompagnano questo "
Arson", dove ho scoperto che arrivano dalla Germania e che si tratta anche del loro album d'esordio.
Alla voce troviamo
Svenja Rohmann, cantante (anche nei Böllverk) che a vocalizzi e ostentazioni preferisce un approccio più diretto e aggressivo, per quanto senza mai rinunciare ad una buona dose di melodia. Una scelta che non rifugge nemmeno la coppia formata da
Tim Kremer e
Valentyn Subotovic, i quali mettono in mostra muscoli e virtuosismi nella fase solista che caratterizza la porzione finale dell'opener. Eccoli poi lì entrambi a grattugiare sui primi passaggi di "
Ashes Remain", un pezzo non particolarmente esaltante che si sposta sul versante Speed e che ci accompagna più dalle parti dei Sinergy di Kimberly Goss che da quelle dei Warlock/Doro. Si riparte all'insegna degli Helloween e dei Gamma Ray con "
Dawn of Fate" cui segue la più pacata, ma non particolarmente memorabile, "
Crossroads" (introdotta dal drumming dell'ex Arven
Till Felden). Non fanno poi molto meglio né "
Sea of Damnation", pur con la sua partenza al fulmicotone e nemmeno la più articolata "
Meteorites", e tocca così aspettare "
Kingslayer" per ritrovare la verve e spontaneità dei primi brani, non per niente si tratta proprio dalla canzone che è stata scelta come primo singolo dell'album. Siamo praticamente giunti al termine dell'album e i
Fatal Fire decidono di congedarsi con una ballad, "
Ardent Wave", che dapprima tutto arpeggi e sospiri prende poi un mood alla Hammerfall, tuttavia scorrendo via in maniera piuttosto anonima.
I
Fatal Fire non meritano assolutamente di essere messi al rogo - come quello inquietante rappresentato sulla copertina del disco - ma, almeno per il momento, sono ancora lontani da salire su un immaginario podio del Power Metal.
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