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Notte, in un appartamento isolato, nella quiete, una donna in accappatoio bianco si sta asciugando i capelli e scegliendo quale vestito mettersi per la serata; d’un tratto un rumore indistinto la allarma, poi le luci si spengono all’improvviso, un gelo le pervade l’animo, quand’ecco una mano guantata la ghermisce serrandole la bocca e facendo baluginare nell’oscurità una lama che violentemente le penetra nel petto lasciandola senza vita riversa nel suo sangue”.
Quello che vi ho appena descritto pare una scena presa da un film thriller italiani degli anni 70, ma perché questa introduzione? Perchè il nuovo parto degli inglesi pesca a piene mani nella nostra tradizione del cinema di genere scrivendo un’ipotetica colonna sonora per un film del brivido nostrano o “thrilling” come lo si chiamava allora quando maestri del genere come
Argento, Fulci, Lado, Martino, Bido e tanti altri hanno fatto la storia del genere.
Questo nuovo album è pervaso da un fascino oscuro, per me è impossibile fare un track by track, perché questa è un’esperienza totalizzante con un cocktail tra sensazioni sensuali e terrore puro; con l’utilizzo di tastiere, sax, clarinetto, chitarre e percussioni; il richiamo ad un’epoca mitica anche dal punto di vista musicale è palese e ti entra dentro, soprattutto la produzione è calda e volutamente retrò, fatevi conquistare da questa pellicola del terrore musicale dove in mezzo alle note troverete voci conosciute come
Franco Nero, Giovanni Lombardo Radice od
Edwige Fenech, qui campionati per l’occasione.
Se come me siete amanti di quei piccoli capolavori del cinemabis fatelo vostro, buio in sala, l’orrore ricomincia!
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