Copertina 7

Info

Anno di uscita:2021
Durata:53 min.
Etichetta:Helter Skelter, Regain Records

Tracklist

  1. INTRODUCE
  2. THE THRILL
  3. 25TH HOUR
  4. BLACK BONES
  5. SILENCE
  6. YOUR FEAR IS GIVING ME FEAR
  7. DON'T SEND ME TO REHAB

Line up

  • Evgeny Titov
  • Evgen Kalinichenko

Voto medio utenti

I Lunar Funeral sono un duo di San Pietroburgo, che propongono una sorta di doom molto contaminato ed alternativo. Nei sette lunghi brani di questo "Road to Siberia" possiamo trovare fondamenti di classico doom-rock, aperture stoner-psych, influenze post-metal e soprattutto una atmosfera molto particolare che davvero evoca la desolata opprimenza delle sconfinate steppe siberiane. Le sonorità limpide e taglienti di ricercata freddezza, le vocals cariche di sottile mestizia, i passaggi lenti e maestosi, contribuiscono ad alimentare la sensazione di straniazione dalla realtà e di immersione in scenari naturali che trasmettono brividi di minaccia e sconforto.
La marcia doomy raggelante di "Don't send me to rehab" illustra bene la buona costruzione atmosferica ideata dai russi. C'è un retrogusto possente ed austero da coro dell'Armata Rossa in questo ed altri brani, che sembra quasi voler coniugare l'antica tradizione ortodossa con il modernismo post-metal degli Isis o dei Pelican. Un martellare tenebroso, ieratico, dai toni cupi e sconsolati ma anche lievemente stonerizzati ed acidi. Gelo siberiano ed oscurità cimiteriale si fondono in maniera spiraleggiante per creare un vero trip lisergico. Gran pezzo.
Lo stesso si può dire dell'altrettanto estesa "The thrill" (undici minuti), che ha un'indole più Sabbathiana ma con taglio decisamente metallico, quasi meccanico. Non mancano certo le componenti sperimentali e blues-psichedeliche, vedi "Black bones", che ben inserite nel contesto alt-doom vanno a testimoniare l'interessante personalità di questa formazione.
Non si tratta comunque di un lavoro facile ed immediato, talvolta emerge un senso di ripetitività narcotica che può stancare l'ascoltatore occasionale. In futuro è lecito attendersi che la coppia di musicisti definisca meglio la propria proposta, magari sintetizzando alcune derive ipnotiche ed inserendo qualche soluzione diversa, ma per i cultori del doom non canonico si tratta di formazione da prendere in debita considerazione.

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