I The Fellowship Of The Ring sono un'altra interessante proposta targata MKM Promotion Agency e ci presentano con questo "A legend of the elves: an epic rock opera", una nuova versione modificata e ri-arrangiata del loro concept cd la cui genesi originaria risale al 2002.
A dispetto del monicker e dell'ambientazione generale, che potrebbe far pensare all'ennesimo prodotto di symphonic power metal, i cesenati, pur mantenendo una matrice epic-fantasy nei testi, musicalmente si accostano maggiormente all'hard pomposo e magniloquente, sconfinando anche nei territori dell'A.O.R./prog più "glorioso" (un po' sullo stile del Bob Catley solista, tanto per capirci), con un sound contraddistinto da un abbondante sostrato tastieristico, gestito con destrezza e feeling dalla "mente" del gruppo Marcello Piccinini e orchestrato dall'eccellente voce di Annalisa Rattini, parecchio convincente nella sua fascinosa esibizione.
Quello che non convince affatto, invece, e che limita in maniera cospicua il rendimento del dischetto in questione, è una registrazione ed un mixaggio decisamente deficitario, che impasta colpevolmente un suono che viceversa s'intuisce voler porre l'accento sulle sfumature, che "seppellisce" le chitarre (soprattutto quella ritmica) e che rende la batteria talvolta fin troppo in primo piano, conferendole, inoltre, un timbro "secco" quasi importuno.
E' un vero peccato, perché le discrete virtù del gruppo credo avrebbero meritato un supporto "acustico" migliore, il che non vieta comunque di apprezzare il clima maestoso di "The emerald bow", la morbidezza sognante di "Journey to Galadar", il vigore e la dolcezza "eroica" che devono inevitabilmente fondersi se si vuole intitolare un brano "Warriors lullaby", la vivacità di "Red dragon" o ancora il breve crescendo suggestivo di "Epilogue - I will face the world (to find you)", tutte tracce abbastanza intriganti alle quali manca solo un pizzico di fluidità e di "persuasione" melodica in più per fare il decisivo salto di qualità.
Sono piuttosto confidente che con una superiore adeguatezza sonora e qualche piccolo aggiustamento, i The Fellowship Of The Ring potranno veramente mettere a frutto in maniera sostanziale tutti quegli aspetti positivi che contraddistinguono la loro musica e che qui, per le ragioni già descritte, spesso si riescono solamente ad intravedere.
La speranza è, dunque, che quest'avvenimento possa concretizzarsi al più presto.

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