Copertina 10

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2024
Durata:45 min.
Etichetta:autoprodotto

Tracklist

  1. MY LITTLE DEVIL
  2. THE PASADENA FOUR
  3. ROLL ON DOWN THE HIGHWAY
  4. WAIT FOR ME (IN HEAVEN)
  5. NOBODY
  6. ARMAGEDDON BOOGIE
  7. PULL THE WOOL
  8. OUR LOVE SONG
  9. MAKE BELIEVE
  10. LET IT GO

Line up

  • Jeff Waters: guitars, bass
  • Chandler Mogel: vocals
  • Brian Tichy: drums

Voto medio utenti

Chi l'avrebbe detto?? Jeff Waters, mastermind degli Annihilator e grandissimo - nonchè sottovalutatissimo - chitarrista, esce a sorpresa col primo capitolo "Armageddon Boogie" di una trilogia (la seconda "All That Jive" e la terza parte "The Sheeple Swing" usciranno rispettivamente nel 2025 e nel 2026 ) destinata per quanto mi riguarda ad essere inserita fra le migliori uscite di questi anni.
Dimenticatevi gli Annihilator, il buon Jeff ha voluto, per sua stessa ammissione, lasciarsi andare con quelle che sono le sue influenze dal blues, punk, thrash, speed, heavy metal, alla musica pop, classica e al jazz. Attingendo a molti stili musicali diversi da quelli per cui è noto, e avvalendosi di diverse produzioni in studio/idee tecniche (ad esempio mettendo la chitarra sull’altro altoparlante in modo che ci fossero due chitarre che suonavano ) e coinvolgendo alcuni grandi e semisconosciuti talenti, ha tirato fuori un disco che è un compendio di come la musica Rock nella sua accezione più ampia deve essere scritta e suonata.
Partiamo dai bandmates, un certo Chandler Mogel di New York, che fa parte di una cover band di Lou Gramm/Foreigner alle vocals innanzitutto, e che voce(!), chiara, pulita, lontana dagli "urlatori" del Metal assolutamente perfetta per il disco che aveva in mente Jeff.
Brian Tichy (The Dead Daisies ) alla batteria, la corista Jessie Wagner, voce gospel, e Bob Katsionis (Firewind) alle tastiere, chiudono il cerchio.
Le canzoni hanno uno stile 70'-80' e in varie occasioni strizzano l'occhio ai Van Halen (la titletrack e "The Pasadena Four" che ricorda "Hot For Teacher" dei VH), Jeff dimostra il suo virtuosismo alle 6 corde che farebbe inchinare anche il compianto Eddie, ma non è solo esercizio di stile e virtuosismo, qui abbiamo le canzoni! Il songwriting non è solo vario ma è brillante, eccentrico e completo; si passa dall'hard rock AOR di "My Little Devil" al pop-rock alla Elton John di "Roll On Down The Highway", le atmosfere sono solari e grintose allo stesso tempo senza dimenticare le ballad ( "Wait For Me In Heaven" non può non farvi scendere una lacrima). Il disco è più rock'n'roll che metal ma chissenefrega se per Rock troviamo brani come la dura "Nobody", bellissima, o la frenetica "Pull The Wool" ( con tanto di solo funambolico ), mentre classicamente melodic hard rock è l'anthem "Our Love Song" ( provate a non cantare la sua linea melodica se ne siete capaci).
"Make Believe" è un boogie-rock che ricorda gli Status Quo più duri, chiude "Let It Go" in bellezza.
Da ultimo, per la produzione è stato ingaggiato Mike Fraser, noto per aver lavorato praticamente su ogni uscita degli AC/DC mentre il songwriting è stato coadiuvato da Marc LaFrance, che ha lavorato su grandi successi degli anni ’80 e ’90, da Living on a Prayer a Doctor Feelgood, a David Lee Roth, così come su molte canzoni degli Annihilator stessi.
Ah, dimenticavo, l'album è stato mixato e prodotto dallo stesso Jeff... Meglio di così era impossibile fare.


Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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