Dei
Thanatotherion non riesco a reperire molte notizie, non sono presenti - al momento - su The Metal Archives e sulla pagina Bandcamp non vi sono contenute poi molte informazioni.
In ogni caso giungono oggi, 2024, con
"Alienation Manifesto", in uscita con
I, Voidhanger Records, al traguardo del loro primo full-length.
Il progetto è tenuto in piedi dal polistrumentista
Ominous Droning (vocals, guitar, bass, keys, samples, noise) già membro dei validissimi
Ulthar, dei
Naughtskeid e dei
Vastum, affiancato da
J.Bursese (drums), proveniente dai
Black Fucking Cancer.
I
Thanatotherion con il loro
Alienation Manifesto ci propongono un blackned thrash/death estremamente tecnico e ricercato, che per essere inquadrato necessita di uno sguardo nella direzione di band quali
Absu e
Ulthar, piuttosto che alla furia selvaggia di realtà come
Bestial Mockery o
Angelcorpse, giusto per citarne un paio.
Si tratta di una proposta molto complessa e di difficile assimilazione. Possiamo trovare le tipiche melodie gelide del black scandinavo, soprattutto per quanto pertiene le parti più melodiche e sospensive, e in alcuni sottofondi musicali; affiancati da un riffing vocato al thrash con varie incursioni nel death, dove infine si sfiorano anche ambiti brutal in cui lo scream diviene un growl molto baritonale.
Il guitarwork intesse filigrane estremamente intricate e difficili da seguire, con numerosissimi cambi di tempo e un drumming forsennato che spazia dal blast beat a fills più estrosi con incastri al cardiopalmo.
I brani si muovono su strutture piuttosto dilatate, e come si può evincere da quanto abbiamo affermato, siamo su lidi estremi di matrice technical e dai connotati progressive, i quali si ripercuotono anche su alcuni lievi sperimentalismi che raggiungono il culmine nella lunga
"Codex Crepusculum" (ben 12 minuti).
Mentre per quel che riguarda le sfere tematiche,
"Alienation Manifesto” rappresenta una vera e propria dichiarazione d'intenti:
il rifiuto totale e il disgusto per la specie umana, certamente
(secondo loro) destinata all'estinzione, per lasciare spazio a nuove specie in una futura era post-tecnologica.
A mio avviso questo LP è un prodotto curatissimo in tutti i suoi dettagli, e svolto con una perizia che va ben oltre il livello medio; tuttavia risulta davvero difficile familiarizzare con le numerose e iperboliche peripezie dei
Thanatotherion; e si arriva piuttosto affaticati al termine dell'ascolto, nonostante il running time non sia poi così elevato.
Ho avuto spesso la sensazione di una grande padronanza tecnica messa al servizio del mero sfoggio dell'abilità fine a sé stessa, piuttosto che dell'arte come mezzo atto a veicolare un "messaggio".
L'impressione è di trovarsi di fronte a un bellissimo involucro sofferente di una certa carenza di contenuti.
Recensione a cura di
DiX88
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