Quattro anni, quattro lunghissimi anni dato che c’è stata una pandemia di mezzo a dilatare ancor di più il tempo ma ecco che finalmente è arrivato il nuovo opus targato
FT.
Il combo piacentino guidato da
Ferdinando “Herr Morbid” Marchisio ha imbarcato un quarto elemento come secondo chitarrista; si tratta di
J., musicista svizzero già noto nell’underground estremo per aver suonato con i
Malphas (quelli svizzeri), i
Thron, gli
Aara ed i fenomenali
Taubra (ascoltatevi l’ultimo “
Therizo”)
Questo undicesimo full è composto da soli sei pezzi ma con tanta sostanza; la produzione eseguita negli
Elfo Studio è semplicemente perfetta, l’album ha un mood melanconico forse frutto dell’influenza darkwave che ho notato aleggiare su quasi tutto il disco come nel mid tempo “
A chill that you can’t taint” che offre graffi black metal con una bellissima sezione armonizzata di chitarra con un solo bellissimo.
Oppure l’oscurità opprimente di “
Unsafe spaces” che ha un tiro che ti si stampa in testa in questo mezzo tempo roccioso con un’apertura melodica con un solo torrenziale di chitarra.
Le vocals del buon
Herr Morbid sono laceranti di dolore e rabbia; sono ferite nell’anima anche se la melodia delle composizioni addolcisce in parte l’amarezza di fondo di questo lavoro.
La strumentale “
Drifting” sembra collegarsi al “Conte” più ambient, con le tastiere che ripetono in modo ossessivo le note.
Altro centro secondo me che conferma lo status dei piacentini; va dritto dritto nei dischi migliori di fine anno ed è da buy or die!
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