Copertina 7

Info

Anno di uscita:2024
Durata:48 min.
Etichetta:Fastball Music

Tracklist

  1. DEMONS
  2. SAID OR DONE
  3. DIGGIN’ IN THE DIRT
  4. FIGHT THE TIDE
  5. HOLD ME NOW
  6. BROKEN MAN
  7. STILL GOT MY TIME
  8. MEMORIES
  9. PALACE OF THE KING
  10. ROCKET MAN
  11. BLACK ANGEL
  12. HOLD ME NOW (ACOUSTIC VERSION)

Line up

  • Markus Escher: guitar, vocals
  • Christian Tilly Klaus: drums, vocals
  • Jan Wendel: guitar, vocals
  • Stefan Pfaffinger: bass, vocals
  • Oksana Gessner: viola on ‘Hold Me Now’
  • Thomas Bachmann: vocals on ‘Still Got My Time’ and ‘Black Angel’, guitar on ‘Hold Me Now’ acoustic

Voto medio utenti

Ascoltando “Mission IV”, la prima impressione, molto netta, è che i Bowmen di musica ne abbiano “consumata” parecchia. Tanto hard-blues e grunge, soprattutto, ma anche sconfinamenti nel metal, nel prog e nell’alternative.
Un approccio artistico “aperto” che merita un convinto plauso, e che tuttavia può rendere di non facilissima “fruizione” il loro nuovo lavoro (in realtà terzo album dei nostri, a dispetto del titolo …), in cui tutte queste influenze cercano una delicata convivenza.
Una volta sottolineata tale eterogeneità espressiva, in verità un po’ dispersiva, è anche necessario evidenziare la capacità della band tedesca di muoversi con una certa disinvoltura compositiva tra le pieghe dei vari generi, dedicando innanzi tutto l’ammaliante openerDemons” a chi ama le sonorità della grande “tradizione” metallica declinate attraverso un prisma di strisciante ed energica “modernità”.
Con “Said or done” il clima sonoro si sposta decisamente su ficcanti territori grungiaroli, mentre “Diggin’ in the dirt” punta su un groove scuro e strisciante e “Fight the tide” rende omaggio alle immarcescibili pulsazioni degli Zeps con misura e una notevole classe.
Arrivati alla ballata crepuscolare “Hold me now”, una sorta di fusione tra Soundgarden, Demon e Jethro Tull, l’impressione che il background espressivo dei Bowmen sia piuttosto ampio e variegato acquisisce ulteriore fondatezza, avvalorata anche dalla versione acustica del pezzo che arriva a lambire addirittura atmosfere west-coast.
A chi ancora non fosse convinto, con “Broken man” i teutonici dimostrano di conoscere anche la “ricetta” del roots-rock “radiofonico” yankee (“roba” alla Counting Crows, per intenderci …) e grazie alla cangiante “Still got my time”, di poter trattare la materia sonora con discreta fantasia.
Memories” è un’altra ballata elettroacustica tra Foo Fighters, Soul Asylum e Goo Goo Dolls, e se “Palace of the king” potrebbe allettare i fans dei Kings Of Leon, la scalciante “Rocket man” ritorna sui sentieri più “classici” del southern e dell’hard, per poi affidare a “Black angel” il compito di attrarre i cultori del rock-blues psichedelico, fatalmente suggestionati dalle spirali magnetiche di un ottimo brano.
Forse al sound dei Bowmen manca un pizzico di compattezza e di “coerenza”, ma ciononostante “Mission IV” si rivela un ascolto godibile e piacevolmente multiforme, da consigliare, una volta accettati i suoi presupposti, senza sbarranti remore.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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