Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2005
Durata:49 min.
Etichetta:K-ent.inc
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. CANCEL ME
  2. FREAK SHOW
  3. DOWN
  4. WAIT
  5. TODAY
  6. NORTHERN LIGHTS
  7. ULTIMATE MAN
  8. WHO'S LAUGHING NOW ?
  9. THE WAY
  10. IT COULD BE YOU
  11. MOVE ON
  12. PLEASE
  13. SORRY

Line up

  • Daggi Hekking: guitars, backing vocals
  • Hogne Rundberg: bass, backing vocals
  • Tom Espen Pedersen: lead guitars
  • Espen Hogmo: drums and hysteria
  • Bjornar Flaa: lead vocals, acoustic guitars

Voto medio utenti

Un successo maturato lontano dalla natia Norvegia frutto di una lunga serie di concerti in Usa, poi la consacrazione in patria grazie a due importanti festival e nel 2002 la collaborazione con il produtore Eddie Kramer (Jimi Hendrix, Kiss, Rolling Stones) e l'inizio delle registrazioni per il debut cd "Freak show", a cui fa seguito un nuovo tour con Cheap Trick e l'icona del rock femminile americano Pat Benatar: non male per una band costretta a combattere spalla a spalla con gente del calibro di Stone Temple Pilot (la loro maggior fonte d'ispirazione, al punto che il cd include una cover di "Down" che è stata molto ben apprezzata dal loro chitarrista Dan De Leo), Velvet Revolver, Pearl Jam, Audioslave, Metallica. Rock energico e potente non privo di melodie orecchiabili e molto basato su chitarre e forti arrangiamenti, una voce stridula e graffiante (ricorda a tratti Eddie Veder) come si conviene alla maggioranza delle rock'n'roll bands contemporanee che spadroneggiano in radio e su MTV, il bassista Hogne Runberg chiamato da Slash per partecipare al suo "Sing a song of six strings" ed un nuovo tour americano iniziato a maggio tra raduni di motociclette, bikini contest, elezioni di miss planet beach ed il supporting act a Pat Benatar. A detta del loro produttore gli Hangface hanno tutte le potenzialità per fare il grande salto, anche perché dispongono già di molti fans che li seguono assiduamente ancor prima che il cd fosse pubblicato. Tra i brani più riusciti, "Northern lights" è quello che meglio combina la parte melodica con quella più rabbiosa, mentre "It could be you" nella seconda parte ha un riff di chitarra sullo stile di "Where the streets have no name" degli U2, certo sarà difficile farsi strada in un panorama attuale così ampio e dominato da bands con alle spalle grosse majors, ma non disperiamo e diamogli una chance: sono musicisti che hanno alle spalle una lunga gavetta e nel tempo libero si occupano di insegnare musica ai ragazzi delle scuole elementari, perciò se siete interessati alle sonorità rock grezze, ruvide e potenti unite ad un sound moderno e melodico, "Welcome to the Freakshow".
Recensione a cura di Carlo Viano

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