Exodus - British Disaster: The Battle of '89 (Live at the Astoria)

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2024
Durata:82 min.
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. THE LAST ACT OF DEFIANCE
  2. FABULOUS DISASTER
  3. TIL DEATH DO US PART
  4. CORRUPTION
  5. THE TOXIC WALTZ
  6. A LESSON IN VIOLENCE
  7. CHEMI-KILL
  8. PIRANHA
  9. LIKE FATHER, LIKE SON
  10. DELIVER US TO EVIL
  11. PARASITE
  12. AND THEN THERE WERE NONE
  13. VERBAL RAZORS
  14. BRAIN DEAD
  15. STRIKE OF THE BEAST

Line up

  • Tom Hunting: drums
  • Gary Holt: guitars
  • Steve "Zetro" Souza: vocals
  • Rob McKillop: bass
  • Rick Hunolt: guitars

Voto medio utenti

Interessante ed inaspettata questa nuova uscita degli inossidabili Exodus, "British Disaster: The Battle of '89 Live At The Astoria".
Indubbiamente il periodo che va dalla pubblicazione del ferocissimo ‘Bonded By Blood’ (1985) fino ai successivi album con Steve ‘Zetro’ Souza alla voce ( ‘Pleasures of the Flesh’ nel 1987 e ‘Faboluous Disaster’ nel 1989 ) è quello più rappresentativo del gruppo americano che ha voluto - nel 2024 - rispolverare il concerto tenutosi nell'89 nel tour di supporto appunto a "Faboluos Disaster" pubblicando il relativo live.
Diciamo subito che la band era in grandissima forma e ci spara addosso 85 minuti di un concerto violento, tirato, registrato benissimo coi principali cavalli di battaglia del periodo; d'altronde se conoscete gli Exodus sapete già cosa aspettarvi, sono probabilmente uno dei gruppi più sottovalutati del periodo d'oro del Thrash ( infatti tanto per dire sono sempre stati esclusi dalla serie di concerti sotto il monicker "Fab Four" che vedeva invece i Metallica, gli Slayer, I Megadeth e gli Anthrax ) , pur avendo a mio parere in Gary Holt uno dei più grandi chitarristi del genere.
Ad ogni buon conto, il Live in questione parte alla grande con l'intro spoken di "The Last Act Of Defiance" e si capisce subito che i Nostri sono in grande forma e che intendono suonare in your face senza tanti fronzoli e difatti il muro di suono è impressionante mentre si susseguono "Fabulous Disaster","Corruption", "The Toxic Waltz", passando dagli immancabili estratti dal primo album "A Lesson In Violence", "Piranha". Steve ‘Zetro’ Souza aizza i presenti ma non c'è tempo per tirare il fiato, le canzoni marciano una dopo l'altra implacabili, la macchina degli Exodus è oliata e precisa con una sezione ritmica martellante e le chitarre veloci e letali, Steve non è un grande cantante tecnicamente parlando, ma sa dare la giusta carica e ferocia alle liriche ed il massacro sonoro si chiude con la violentissima "Strike Of The Beast" che lascia letteralmente senza fiato per la velocità e precisione esecutive.
Gli Exodus erano questo nel periodo 80'-90', giusto ricordarli così.
Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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