Copertina 5,5

Info

Anno di uscita:2024
Durata:43 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. GOOD LUCK TRYING
  2. I AM YOU
  3. RIGHT OUTTA HERE
  4. SUNDAY MORNING KINDA GIRL
  5. WHO WE ARE
  6. AS GOOD AS IT GETS
  7. WHAT WERE YOU THINKING
  8. COURAGEOUS
  9. UP ON YOU
  10. THE FRAME
  11. 8 DAYS ON THE ROAD (BONUS TRACK)

Line up

  • Eric Martin: vocals
  • Paul GIlbert: guitar, vocals
  • Billy Sheehan: bass, vocals
  • Nick D'Virgilio: drums, vocals

Voto medio utenti

Il canto del cigno di una band immensa come i Mr. Big arriva a luglio 2024 con questo "Ten", partorito tra un tour bus e l'altro nel pieno del The BIG Finish tour, con il quale la funambolica band sta salutando le legioni di fans sparsi per il mondo, prima di chiudere definitivamente bottega.
Arriva infatti quasi inaspettato questo nuovo album, che sicuramente è alimentato dalla presenza di un musicista estremamente creativo e propositivo come Nick D'Virgilio, chiamato a suonare e cantare le immortali parti del grandissimo e mai dimenticato Pat Torpey.

L'album, come i suoi due predecessori, è una carezza se confrontato con i dischi più famosi della band; un rock che non è nemmeno hard rock, molto bluesy sin dall'iniziale "Good Luck Trying" (qualcuno restituisca il riff di "Manic Depression" a Jimi Hendrix!), che abbonda di slide guitar, nuova fissa di Paul GIlbert, come in "Right Outta Here". L'uso dei cori, una volta marchio di fabbrica della band, qui è molto ridotto, se non nella beatlesiana "Up On You" (guardate il video qui sotto per capire quanto POCO coinvolto sia Billy in questo album, e poi andate a cercare la stessa pigrizia esecutiva in ogni singola traccia).
Insomma, quello che poteva essere un clamoroso inchino e un fuoco d'artificio finale, si riduce ad un dischetto carino e innocuo, che non tributa esplicitamente Pat in nessuna maniera, e che preferisce giocherellare con tracce innocue ("Sunday Morning Kinda Girl", il lento "Who We Are"), prova ad alzare i bpm con "What Were you Thinking" per ottenere solo dei rock'n'roll carini ma inoffensivi, senza che BIlly e Paul si sfidino mezza volta a suon di scale e sbrodolamenti sonori.

Che peccato. E' ora di portare il lutto, se c'è una cosa certa è che il qui presente Sbranf non vi ringrazierà mai abbastanza per avermi aperto un mondo sonoro. Dimentico questi dischetti inutili e mi rifugio nella grande musica del passato. Just take my heart, when you go...



Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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