Aran è una one man band finlandese dedita al Black Metal, formatasi nel 2018 per volontà di
Juhani K.
Al momento sono stati rilasciati tre full-length, di cui l'ultimo è
"Maahan laskettu", pubblicato tramite la
Naturmacht Productions, a giugno 2024.
Questo è un disco che farà la gioia di tutti i nostalgici delle declinazioni atmosferiche della fiamma nera scandinava. Il quale, sulla linea dei precedenti, non pretende di innovare alcunché; al contrario, si tiene fermamente ancorato ai cardini del genere, e lo fa con una convinzione, tenacia e cura per i dettagli davvero lodevole.
Un'opera malinconica e dai tratti romantici, avvolgente con la sua alchimia di pietre gelide e calde…
Delicati tocchi di tastiera, suoni saturi, arpeggi struggenti, synth ammalianti, ritagli acustici, atmosfere monocorde sospensive e, come in antitesi, frangenti dove sono le lame di rasoio, i blast beats e i tupa-tupa a scatenare la tormenta di neve, con un equilibrio misterico raro da reperire al giorno d'oggi.
È lapalissiano che sia la scuola norvegese a dominare tra queste lande desolate; tuttavia viene reinterpretata con l'idioma e la graniticità tipica della Finlandia. Volendo azzardare qualche paragone di sangue, probabilmente dovremmo guardare nella direzione dei
Baptism delle fasi più atmosferiche, con una certa predisposizione poetica che si dischiude pensando ai primi
Wyrd e
Thy Serpent.
In ogni caso: non si perda di vista che ci troviamo di fronte ad un LP di vero Black Metal: oscuro, dilaniante e non adatto alle mammolette.
Indubbiamente un prodotto derivativo, ma dalla resa superba e nero fino al midollo.
Attaccatevi a
"Maahan laskettu" come il cane all'osso.
Recensione a cura di
DiX88
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