I
Fulci tornano sul luogo del delitto e non è tanto per dire, perché questo nuovo lavoro è un concept album incentrato sul thriller del 1982 diretto da
Lucio Fulci, “
Lo Squartatore Di New York”.
Questo quarto sigillo li vede debuttare per
20 Buck Spin ma la formula non cambia, ovvero colate di
Fulci Metal che piovono sangue, sozzura, perversione e death metal.
Continua la collaborazione con
TV – Crimes che confeziona delle strumentali atmosferiche mentre i casertani colpiscono duro come in “
Morbid lust” dalle chitarre taglienti come un rasoio oppure nella seguente distruttiva “
Maniac unleashed” che attacca a testa bassa con rallentamenti posti a bella mostra per l’headbanging più sfrenato; il frontman
Fiore ha un growl profondo ma comprensibile.
In questo ritorno ci sono anche ospiti di rilievo della scena estrema come
Lord Goat dei
Non Phixion e
Goretex e soprattutto
Sherwood Webber degli
Skinless; soprattutto il brano interpretato dal primo è dotato di un’atmosfera oscura ed orrorifica con un arpeggio creato ad hoc.
“
Human scalp condition” possiede un feeling thrashy per quella corsa forsennata ma che si scontra con rallentamenti al limite del doom ed un bel lavoro di chitarre che intessono melodie e graffi.
Chiude in bellezza la strumentale “
Il miele del diavolo”, anch’essa ispirata ad un film fulciano datato 1986; pezzo che mostra una certa sensualità dato l’apporto di un sassofono che dialoga con le chitarre.
Diciamo la verità, i nostrani ormai vanno avanti per la propria strada diventando delle pietre di paragone cercando una via coraggiosa al solito marasma brutal/death metal e questo ritorno ne è l’ennesimo grande tassello, leaders not followers.
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