Questo nuovo album è pesante come una lapide di marmo, perché è paradigmatico di come debba essere un album di purissimo doom metal senza compromessi.
I romani sono tornati a quattro anni di distanza dal precedente full e sfoderando l’artiglieria con dei chitarroni possenti e soprattutto una profondità emotiva palpabile.
Basta ascoltare la seconda traccia “
Last christmas i gave you my death”, con il titolo che fa il verso al celebre brano ottantiano degli
Wham! Ma per il resto è un solido manifesto del metallo del destino con un’epica che si riflette attraverso le voci pulite dei cori con un assolo veramente di gran classe con i rallentamenti dosati con dovizia.
Altro brano per me eccelso è “
Profondo nero / Life in black”; già dall’incipit si capisce che gioca sul coinvolgimento dell’ascoltatore con un passo pesantissimo in aggiunta ad una progressione veloce nella parte centrale; l’amarezza che pervade il tutto la si tocca con mano, all’interno troviamo due ospiti d’eccezione come
Flegias dei
Necrodeath ed un signore chiamato
James Murphy.
In “
Filthy shades of death”, abbiamo anche il bravo
Nequam degli
Incantvm a regalare un’introduzione parlata a questa composizione dove l’organo fa capolino tra i riffing lugubri, ottima la prova vocale del singer
Nicola “Cynar” Rossi dotata del giusto pathos drammatico.
Grande ritorno del quintetto romano che è una bandiera del doom metal e questo nuovo album ne è la prova incontrovertibile; dimenticavo i nostri hanno anche fatto uno sberleffo finale ma vi lascio la sorpresa di scoprire cosa, da avere!
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