Odio Deus è un progetto Black Metal fondato nel 2020 a Oslo, in Norvegia, dal musicista
Telal, il quale, dopo svariati anni di militanza in band dell'underground norvegese, decise di mettersi in proprio.
Così
Telal (Drums, Bass), affiancato da
Braatebrann (Guitars, vocals, bass) e
Winterheart (Guitars), giunge in questa torrida estate del 2024 a rilasciare, in via indipendente, il debut discografico degli
Odio Deus:
"Spiritual Syphilis".
Come si può evincere fin dal suo moniker, la band non ha la minima simpatia per le religioni e per il concetto di Dio, infatti come da clichés ormai consolidati nel tempo è liricamente orientata a tematiche anticristiane e antireligiose in senso lato.
Al contrario, per quel che concerne l'aspetto musicale, il discorso risulta piuttosto interessante.
I norvegesi ci propongono un Black Metal fortemente innervato da una forma di Death Metal piuttosto dissonante, articolata e densa di sfaccettature, ricordando lontanamente alcuni momenti degli
Ulcerate.
Un'opera costituita da tracce complesse, intricate e tecniche, che tuttavia non perdono mai di vista una certa linearità di insieme, funzionale a vincolarle pur sempre alla formula vincente della "forma canzone".
È molto affascinante come questa complessità strutturale, estremamente dura nelle sue forme espressive, e affiancata dall'attitudine Dissonant Black di cui ho appena fatto menzione, riesca a rimanere nei cardini di un sound orecchiabile e in grado di conservare quella filigrana melodica capace di dipingere, con le sue pennellate monocromatiche, quei paesaggi desolanti, e al contempo pervasi da un sentimento epico che affonda le sue radici nell'oscurità del misticismo. Misticismo dimorante fin dagli albori nelle propaggini della nera fiamma norvegese.
Bensì non ingannatevi,
"Spiritual Syphilis" non è affatto un album di facile assimilazione; quando parlo di strutture ancorate alla forma canzone e di dinamiche orecchiabili, il tutto è da porsi in relazione alla specifica tipologia di Black Metal proposta dagli
Odio Deus.
Indubbiamente un LP pregevole; e che a mio avviso getta le basi per erigere nel futuro prossimo una maestosa fortezza nera.
Recensione a cura di
DiX88
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